Editoriali

mosaico sansalvo

Mosaici di Ravenna a San Salvo: è cosa buona e giusta

SAN SALVO | Stamattina (mentre partecipavo alla conferenza stampa con cui veniva annunciata l’esposizione dei mosaici ravennati in città dal 9 luglio al 9 settembre prossimi)

ho ripensato a quando mi è stato detto a Benevento da Elena Percivaldi nel corso della Rievocazione longobarda domenica 26 giugno scorso. La Percivaldi, valente storica di livello accademico e direttrice scientifica delle note manifestazioni beneventane, mi ha detto che è sempre labile il confine in chi si occupa di fruizione storica tra la ricerca e l’azione affinché tale ricerca possa essere per davvero compresa. La Percivaldi ha ovviamente sfondato una porta aperta con me che opero in un’Associazione che, per l’appunto, si chiama Ricercazione: tutt’attaccato e senza trattini. La ricerca deve sposarsi all’azione, perché questo non solo aiuta la fruizione tra la gente, ma arricchisce anche chi studia. L’amabile chiacchierata con la Percibaldi mi è tornata alla mente nel corso della presentazione dei mosaici stamattina, durante la quale ho espressamente chiesto a Katia Di Penta, nota archeologa di Parsifal, di prevedere incontri e seminari nel corso dei due mesi di permanenza delle opere da noi. Incontri e seminari con cui capire se i legami nostri con Ravenna e l’ Esarcato possano andare oltre la “casuale” e comune venerazione del Santo protettore e soprattutto se la stessa appartenenza al mar Adriatico ed ai conseguenti commerci con l’ Oriente bizantino prima dei Seraceni possa aver prodotto qualche altra relazione storico-materiale che non sappiamo.

Non mi stancherò mai di suggerire alla presidente della Parsifal di agganciare sempre più e sempre meglio i propri sapienti studi col territorio e segnatamente con gli attori sociali ed economici. Né mi sottraggo dal dare atto, in questa circostanza, agli organizzatori della mostra, Antonio Cocozzella (per i Lions di San Salvo) e Giovanni Artese ed Oliviero Faienza (per il Comune di San Salvo), di aver messo in piedi un’opera importante che va nel senso auspicato. Ovvero diffusione della fruizione storica e quindi, in prospettiva, crescita culturale ed economica della nostra città. Per questa ragione, e per sottolineare la positività della presente esposizione mosaicista, chiederò all’ Aiccre (con cui stiamo organizzando una tre giorni a Carovilli – Castiglione- Guardiagrele nei giorni 14, 15 e 16 luglio) una estensione per San Salvo (il 17 luglio), affinché prima della serata topica i nostri partner ed amministratori del territorio possano visitare le opere di Ravenna e la Giostra della memoria. I sapori al Ristorante Italia e i giri nei nostri due musei attesteranno perché sapori e saperi abbiano la stessa radice etimologica e ci stimoleranno a percorrere la stessa strada per lo sviluppo del futuro: chi non ha capito questo è fuori dai tempi.

                                                                                              Orazio Di Stefano

mosaico artese