Editoriali

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Con Marchese, volente o nolente, ci si dovrà ancora fare i conti

SAN SALVO | Chi si ritaglia il ruolo di commentatore politico, deve commentare quel che appare sul proscenio politico. Chi ha la bontà di seguirci sa bene che le notizie,

spesso, le buchiamo, anche perché appaiono su una così grande quantità di social e di siti, che a noi ci basta metterle in fila e dare loro un senso, se un senso ce l’hanno.

Quali sono le ultime notizie politiche di mezza estate ? L’ 11 luglio scorso nella sede Pd locale c’è stata una direzione, che si è chiusa con un impegno all’ unità da parte della segretaria provinciale Chiara Zappalorto. Qualche giorno dopo, Ssd ha emesso un comunicato con cui ha chiesto chiarezza in prospettiva della eventuale auspicata unità.

Se per chiarezza, SanSalvo democratica intende il chiarimento per quanto è successo quattro anni fa lo vedremo presto e, soprattutto, lo commenteremo presto…forse ad agosto. Ma se per chiarezza Ssd intende discutere dei problemi che sono sul tappeto, allora ci torna in mente quanto è apparso in rete nel bel mezzo dei due eventi politici appena ricordati: l’ex comandante dei vigili, Silvana Paci, ha postato su fbk il numero dei capi d’imputazione, degli arresti e della richiesta della Corte dei conti nella nota inchiesta e rinvio a giudizio dei vigili. Sotto quel post, l’ex primo cittadino Gabriele Marchese ha scritto: “Caro comandante, ancora grazie per il grande lavoro svolto da te e altri. Il tempo è galantuomo…”.

Ora veniamo al commento: nella ipotesi che la sinistra intera dovesse tornare ad amministrare, ci servirebbe (PROPRIO ED ANCHE E FORSE SOPRATTUTTO IN QUESTO CASO) la chiarezza invocata da Ssd. Chiediamoci: che cosa farebbe un’ Amministrazione di centrosinistra nell’ambito del processo sui vigili ? Nominerebbe finalmente un comandante ? E come gestirebbe i rapporti ancora critici all’interno del comando ? Ssd e il Pd la pensano su questo allo stesso modo ? Certo, i due partiti maggiori potrebbero fare come sta facendo l’attuale Amministrazione, la quale, dopo aver tanto predicato, lascia che tutto accada: licenziamenti, avvicendamenti e pensionamenti. Ma un centrosinistra di governo potrebbe, anche ed insieme agli alleati, fare uno studio serio sugli equilibri gruppali tra i vigili ed intervenire per tentare una pacificazione o, in subordine, per costruire un nuovo tessuto di rapportualità e relazioni, con una chiara diagnosi ed una decisiva terapia. Posto, però, che la diagnosi e la terapia dell’ ultima Amministrazione di sinistra sulla funzionalità della Polizia locale sono state messe in atto dal sindaco Marchese e dal suo assessore (Domenico Di Stefano), ci chiediamo se essa sarà condivisa anche dai potenziali alleati del centrosinistra. In ogni caso, siamo certi che, per la chiarezza invocata da Ssd, ci vogliono per davvero lunghe ore di riunioni, discussioni, studio, mediazioni e ricerche… a meno che non si voglia far gestire ad una sola persona tutta la questione, come sta succedendo adesso. Questo potrà anche essere, ma andrà detto preventivamente per correttezza e lealtà di rapporti.

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Qual è l’altra notizia politica su cui vale la pena di riflettere ? E’, a nostro giudizio, relativa una frase apparsa su un comunicato del centrodestra, in risposta ad Ssd che chiedeva chiarezza al Pd. Beninteso, la destra non ha colto che sarebbe stato meglio lasciare che i due partiti di sinistra ssi parlassero tra di loro ed ha preferito inserirsi scrivendo, tra l’altro: “…Ci auguriamo che l’ultima uscita di San Salvo Democratica intitolato In mare aperto a vele spiegate sia stato concepito e scritto da Gabriele Marchese. Ci sembrerebbe strano che un comunicato così vuoto di contenuti, nel quale sono ripetute le consuete litanie vacue e in chiave esclusivamente elettorale, possa essere il frutto dell’intero gruppo di SSD, all’interno del quale ci sono menti pensanti e con i piedi per terra”.

I membri di Ssd – come è noto – sono tre: Domenico Di Stefano, Angelo Angelucci e Gabriele Marchese. Se quest’ultimo è colui che viene attaccato, si deduce che le menti pensanti e con i piedi per terra sarebbero i suoi colleghi Di Stefano ed Angelucci. Chiaro l’intento di separare il grano dal loglio, cosa che – diciamolo francamente – è stata tentata anche da altre forze politiche, ma non è riuscita perché Di Stefano ed Angelucci, per quanto di formazione democristiana, restano saldamente uniti a Marchese, per quanto di formazione comunista.

Non sappiano se i tre stanno insieme perché si vogliono bene o perché, separandosi, perderebbero la loro forza elettorale (insieme essi hanno più voti di Peppino Forte, Lina Marchesani e Nicola Tiberio, che – ricordiamolo - hanno ottenuto a Vasto un posto al Consorzio di Bonifica, uno alla Sasi, uno in Giunta e la Presidenza del Consiglio comunale). Tuttavia, è certo che (lo voglia o meno il Pd e lo voglia o meno il centrodestra) Marchese- Di Stefano & Angelucci stanno ancora insieme e, volente o nolente, con Marchese ci si dovrà ancora fare i conti, in questa ed almeno nella prossima legislatura. Chi pensa di poterlo scaricare non ha compreso il radicamento che l’ex sindaco ha ancora nel tessuto locale.

Ods

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