Carlo e che c'è da aggiungere ?
LENTELLA | Il sindaco Carlo Moro mi ha inviato il sottostante comunicato, auspicando un mio commento. Certo potrei farlo, ma non c'è molto da aggiungere, perché il comunicato
è chiarissimo e giustissimo, in quanto esprime la posizione (che al tempo fu proposta dalla Comunità montana) di avvicinare le comunità più piccole del vastese alla costa, di ricucire un territorio tagliato in due da uno sviluppo sbagliato che ha privilegiato i centri maggiori a danno dei minori. Insomma, si tratta della posizione dei più deboli che cercano di farsi strada tra i più forti, che come si fa a non condividerla se i si è cristiani, di sinistra, dell destra sociale ?
Solo chi non ha questi valori (di uguaglianza e di riequilibrio delle risorse tra fratelli) non può capire il grido di dolore di Carlo, che invito TUTTI a leggere. 7
-segue comunicato
Variante ss. 16 Vasto /San Salvo
Una prima idea di arretramento della ss.16 prevedeva un tracciato che da vasto nord attraversava S. Lorenzo per poi re immettersi sulla ss.16 in prossimità di San Salvo marina. Il progetto fu abbandonato per l’enorme difficoltà nella realizzazione e per i costi elevati.
Successivamente la comunità montana medio vastese di Gissi propose un progetto che prevedeva l’arretramento sulla Fondo Valle Cena/Fondo Valle Treste/ SS.650 Trignina.
Oggi vengono abbandonati entrambi i progetti si propone un tracciato a ridosso di quella esistente, per un tratto molto breve (Vasto marina/San Salvo marina), dai costi e tempi di realizzazione lunghissimi e se mai verrà alla luce, non tenendo conto delle reali esigenze del territorio vastese.
Lo scorso anno 28 amministrazioni deliberarono per il tracciato che parte da vasto Nord (Cotir), attraversa la Fondo Valle Cena, si immette sulla Fondo Valle Treste, intercetta la SS.650 Trignina per tornare sulla SS. 16 in prossimità del confine con il Molise, abbracciando un territorio vastissimo ma non condiviso da Anas, Regione, comune di Vasto e comune di San salvo optando per una soluzione diversa.
E’ vero che c’è da allungare di qualche chilometro, ma i tempi di percorrenza sarebbero inferiori, si eviterebbe tutto il traffico locale che insiste nel tratto Vasto nord – San Salvo marina (specialmente in estate). Si pensi ai vantaggi per gli automobilisti che provengono dal nord dell’Abruzzo e devono raggiungere la parte tirrenica verso Napoli. Si pensi ai vantaggi per tutta la popolazione del medio ed alto vastese.
Si pensi ai vantaggi per la popolazione della costa in chiave turistica, un tracciato, quello proposto, che non incontra un viadotto, non incontra un ponte e quindi anche i costi di manutenzione futuri sarebbero limitati. Un tracciato che avrebbe tempi di realizzazione brevissimi (qualche mese) ma soprattutto costi bassissimi (circa 50 milioni di euro rispetto ai 200 milioni e più per realizzare il tratto Vasto marina – san Salvo marina).
Si dice che i mezzi pesanti non la percorrerebbero) basta apporre qualche divieto sul tracciato attuale come fatto alla variante di Termoli.
Sono anni che parliamo di salvaguardare i comuni e le popolazioni delle aree interne. La viabilità è fondamentale per continuare a vivere in queste zone. Ma puntualmente le intenzioni restano intenzioni, nei fatti poi non si tiene mai conto delle esigenze dei lavoratori, studenti ed aziende produttive che vivono e vogliono restare a vivere in questi territori e che tanto danno anche a Vasto e San Salvo.
Le popolazioni del medio ed alto vastese guardano a Vasto e San Salvo come punti di riferimento indiscutibili e per una volta lo diventino veramente altrimenti fra qualche anno ci ritroveremo ad abitare tutti in un condominio di Vasto e San Salvo lasciando questi luoghi nell’abbandono totale con tutte le conseguenze immaginabili!
L’appello è che la Regione Abruzzo, l’Anas Abruzzo, che già in passato hanno dimostrato attenzione per questi territori, le amministrazioni comunali di Vasto e San Salvo, i sindaci di Vasto e San Salvo ripensino a questo progetto, magari coinvolgendo anche la Regione Molise, L’Anas Molise, i comuni molisani della vallata del Trigno perché seguendo il tracciato da noi proposto, una volta arrivati allo svincolo San Salvo /Montenero sulla ss.650 Trignina, si potrebbe pensare ad una variante che si ricolleghi a quella di Termoli. Una variante che parte da Vasto nord e arriva oltre Termoli.
Allora sì che saremmo stati amministratori lungimiranti che vogliono lo sviluppo e il bene delle popolazioni che vivono in questo territorio.
Carlo Moro – sindaco di Lentella