Prima che il bocciofilo diventi come il circolo tennis …
SAN SALVO | La nostra redazione è venuta a conoscenza di uno (ancora cordiale) scambio epistolare tra un socio ed il presidente del Circolo Bocciofilo di San Salvo, con cui il primo chiede
al secondo di avere copia degli ultimi bilanci approvati dall’assemblea. Chi fa parte di associazioni, condomini, consigli di amministrazione o consigli municipali sa che rientra nell’esercizio degli associati conoscere come vengono spesi i soldi. E che quindi, oltre che legittima, la richiesta formulata rientra nella prassi e nelle consuetudini italiane. Il presidente, con una lettera timbrata, ma non firmata (?), invita il socio a rivolgersi al segretario del circolo, che guarda caso è un agente…come se (e qui ci fermiamo). Poi allo stesso socio viene reso noto (dal presidente che non si firma) che “per fare qualsiasi richiesta al Direttivo è necessario mettersi in regola col tesseramento, come se…,(e qui ci fermiamo un’altra volta). Il socio viene quindi invitato a non fotografare l’interno del circolo (in virtù della legge sulla privacy, di cui si cita la norma). Strano che il presidente che non firma conosca bene la norma sulla privacy e non la prassi sopracitata...
Tuttavia la situazione è ancora recuperabile! Intendiamoci: le notizie arrivano ai giornalisti quando già i rapporti sociali sono incrinati. E dai giornalisti le notizie (se non ci si mette una pezza vera) se ne vanno verso i Tribunali, come è accaduto al Circolo tennis. Tuttavia questa situazione è ancora recuperabile, perché il presidente (che non ha firmato la lettera), che ha velatamente fatto intendere al socio alcune cosette (come sopra raccontate), comunque ha chiuso la missiva con un “Sicuri che si troverà una soluzione amichevole” ed ha anche comunicato che “copia della presente verrà data ad un responsabile del Comune di San Salvo”. Forse è una richiesta di aiuto al Comune… Per dirla tutta, il presidente senza firma ha comunque usato il bastone e la carota. Noi che siamo ottimisti per natura, vogliamo vederci solo la carota. Per questo speriamo che non si arrivi alle denunce, alle dimissioni, ai licenziamenti che si sono verificati al Circolo tennis, perché ciò metterebbe in angoscia delle persone, non è mai cosa buona per la nostra amata città.
Chiediamo al responsabile del Comune (già chiamato in causa) di mediare questa incresciosa, ma ancora recuperabile situazione ed evitare che il Circolo Bocciofilo diventi come il Circolo tennis. Può essere, però, che il/i responsabile/i del Comune solo perché lo abbiamo scritto noi non intervenga/no (come è accaduto per lo specchio di Via Fontana, per le borse lavoro e per il torrente Buonanotte). Diciamo ad Angiolino Chiacchia e Vincenzo Ialacci (nostri amici che hanno responsabilità pubbliche verso il Circolo) che se non interverranno per mediare il danno non lo faranno a noi, ma al tessuto sociale della città, che avrà un altro sodalizio sportivo in guerra. Chi vuole la pace, costruisce la pace. Abbasso le liti !
Ods