Ecco, dunque, i “nostri” candidati
VASTESE | Dei nove candidabili di cui si era parlato (che noi elencammo in un editoriale, grigliato nella relativa immagine): Maria Amato, Luciano Lapenna, Antonio Boschetti, Tiziana Magnacca, Enrico Di Giuseppantonio, Annapaola Sabatini, Peppino Tagliente,
Gianluca Castaldi e Silverio Marzocchetti restano in lizza e quasi sicuramente candidati: Magnacca, Di Giuseppantonio e Castaldi. La griglia era chiusa da un punto interrogativo, a significare sorprese sempre possibili nel corso della composizione delle liste. Oggi, a poche ore dalla presentazione delle liste, quel punto interrogativo hai volti di: Giuseppe Marisi, Marisa D’Alfonso, Roberta Marulli, Antonio Felice e Dario Leone. Quindi i candidati della nostra zona sono: Gianluca Castaldi (Movimento 5 Stelle – Senato proporzionale), Tiziana Magnacca (Forza Italia – Senato uninominale), Enrico Di Giuseppantonio (Udc – Camera uninominale), Giuseppe Marisi (Liberi e Uguali – Camera uninominale), Marisa D’ Alfonso (Potere al Popolo – Senato proporzionale), Roberta Marulli (Partito democratico – Camera uninominale), Dario Leone (Partito comunista – Senato proporzionale) e Antonio Felice (Partito comunista – Camera proporzionale). Rispetto all’editoriale precedente l’ordine è cambiato: stavolta i candidati sono elencati in base alle rispettive reali possibilità di essere eletti. Infatti:
- Gianluca Castaldi, ex capogruppo e senatore uscente delle 5 Stelle, è certissimo di tornare alla Camera Alta, poiché è il primo della lista proporzionale del Senato e quindi sarà sicuramente eletto. Potremo dire per lui ciò che si canta per il protettore dei muratori: “Sebastiano è partito verso Roma, è già arrivato…”. Anche Gianluca a Roma è già arrivato;
- Tiziana Magnaca, per essere eletta, invece, dovrà prendere almeno un voto in più di Federica Chiavaroli (senatrice uscente e sottosegretario al Ministero di Grazia e Giustizia, candidata nella Lista Lorenzin) e di Primo Di Nicola (noto giornalista, che si è dimesso dalla direzione del Centro, invocando la cosiddetta clausola di coscienza, dopo che il quotidiano abruzzese è diventato di proprietà degli imprenditori della sanità, candidato in 5 Stelle). Si sa che il sindaco di San Salvo è molto nota e stimata nella sua città, nella vicina Vasto, nell’alto vastese di cui è originaria e a Francavilla (dove ci sono molti castiglionese), forse anche a Lanciano e Ortona. Ma il collegio senatoriale comprende tutta la Provincia di Chieti e tutta la Provincia di Pescara e non sarà dunque uno scherzo prendere i voti nell’area popolosa metropolitana, dove farà campagna elettorale il governatore D’ Alfonso, capolista in Senato per il Pd, e dove il voto di opinione e di protesta potrebbe dirigersi verso il coraggioso collega Di Nicola. Possiamo dire che l’elezione per la Magnacca non è impossibile, ma se la deve sudare. E possiamo pure dire che, invece, se il suo partito l’avesse candidata nel più piccolo collegio uninominale della Camera (vastese, lancianese, ortonese compreso Francavilla) l’elezione sarebbe stata quasi certa. Tuttavia hanno prevalso le logiche di coalizione e questo collegio camerale è andato al segretario regionale dell’ Udc Enrico Di Giuseppantonio. Poi Forza Italia avrà pensato: il sindaco di San Salvo, dopo l’ultima plebiscitaria elezione al Comune, è utile dove ha meno chance …se corre. Quindi la Magnacca dovrà correre per arrivare a Roma;
- Enrico Di Giuseppantonio, sindaco di Fossacesia, pure lui dovrà correre per arrivare a Roma: dovrà prendere almeno un voto in più del competitor di centrosinistra Gianfranco Basterebbe. Il quale è stato sindaco di San Vito ed è attualmente il presidente della Sasi. L’ ex presidente della Provincia di Chieti ed il presidente del Consorzio acquedottistico che della stessa associa la maggior parte dei Comuni sono due politici ed amministratori di lungo corso, conoscitori profondi del tessuto elettorale e del territorio in cui sono candidati. Quindi sarà sfida vera ed entusiasmante, ma non sarà un duello: i due dovranno vedersela anche con il candidato delle 5 Stelle, che non ha probabilmente lo stesso loro radicamento territoriale, ma comunque gode del vento in poppa del proprio Movimento;
- Giuseppe Marisi è quel che si definisce un candidato di servizio, perché è praticamente impossibile che possa superare Di Giuseppantonio o Basterebbe o l’altro competitor pentastellato. Quindi non andrà a Roma, ma ha comunque reso un servizio al suo partito;
- Marisa D’ Alfonso, come Marisi, è una candidata di servizio, perché è difficilissimo che il suo partito possa superare il 3% e, se anche lo superasse, non è detto che il seggio scatti proprio qui. Tuttavia non mettiamo limiti alla Provvidenza e diciamo che se la D’ Alfonso non andrà a Roma comunque ha reso un servizio al suo partito;
- Roberta Marulli, come Marisi e Marisa (D’Alfonso), è una candidata di servizio, perché è nell’ultima posizione della lista proporzionale della Camera. Potrebbe essere eletta, in prima battuta, solo se il Pd prendesse il 100%, cosa impossibile o se pigliasse qui il seggio e si dimettessero tutti e tre i candidati prima di lei, che pure è cosa alquanto impossibile. Per cui anche la Marulli, attuale assessore a Palmoli, di cui è stata sindaco per dieci anni, non andrà a Roma, ma ha comunque reso un servizio al suo partito;
- Dario Leone, come Marisi, Marisa e Marulli, è un candidato di servizio, perché è in un partito che (almeno i sondaggi) non considerano oltre il quorum del 3%. Dunque anche il sociologo di Cupello non andrà a Roma, ma ha comunque reso un servizio al suo partito;
- Antonio Felice, come Marisi, Marisa, Marulli e Leone, è un candidato di servizio, perché, per quanto capolista, è in un partito che (almeno i sondaggi) non considerano oltre il quorum del 3%. Dunque anche il segretario regionale Felice, pure lui di Cupello, non andrà a Roma, ma ha comunque reso un servizio al suo partito;
Buona campagna elettorale, dunque, a tutti e otto i candidati di questa zona: sia a colui, di cui è certissima l’elezione, sia alla coppia che per l’agognata elezione dovrà sudare e sia ai cinque che si sono messi a disposizione della causa in cui credono. A breve saranno convocati nei nostri Chi c’è, c’è elettorali.
Ods