Editoriali

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GIUSTIZIALISMO E GARANTISMO

È da quando mi occupo di politica (inizio anni '80) che vedo politici e partiti che hanno sensibilità diverse verso la magistratura.
Già allora c' era chi pensava che i giudici dovessero debellare la corruzione, il clientelismo, la speculazione edilizia e la mafia e la cosa andava avanti dal decennio precedente (negli anni '70

furono coniati termini quali "pretori d' assalto, porto delle nebbie e professionisti dell' antimafia").
C' era un' altra parte della politica che invece pensava che la magistratura dovesse stare lontana dalla politica.
La battaglia si inaspri' nell' 87 col referendum richiesto da radicali, liberali e socialisti per la responsabilità civile dei giudici e divenne campale nel ' 92-' 94, quando la magistratura fece Mani pulite in tutta Italia e poi notifico' un avviso di garanzia ad un presidente del Consiglio che stava presiedendo una conferenza internazionale.
Per tutta la seconda repubblica si continuò così e pure adesso si va avanti.
Ovviamente con la scomparsa dei partiti le due bandiere passarono di mano.

A grandi linee potremmo dire che:
negli anni '80 erano garantisti i radicali, i liberali e i socialisti, erano giustizialisti i comunisti e i missini, mentre i democristiani stavano al centro... della diatriba.
Negli anni '90 e nel primo decennio del nuovo millennio erano garantisti i berlusconiani e i socialisti, erano giustizialisti i diessini, i leghisti, i finiani e i seguaci di Di Pietro, entrato in politica direttamente dal terzo piano della Procura di Milano, mentre l' Udc si era spostata verso il garantismo.
Nell' ultimo decennio sono stati e sono garantisti i berlusconiani, i socialisti, i renziani e i leghisti (di Salvini), sono stati e sono giustizialisti la parte di tradizione comunista restata nel Pd e i pentastellati, mentre Fratelli d' Italia pare non schierata come invece lo è su altri temi.
Ovviamente il tasso di garantismo si abbassa o si alza quando va sotto inchiesta un proprio esponente.

È tuttavia evidente che prima o poi tra politici (e avvocati) e magistrati arriverà il redde rationem.
Molto dipenderà da chi sarà il capo dello Stato: la vera partenza di Mani pulite ci fu quando Oscar Scalfaro (già magistrato) sostituì Francesco Cossiga, che aveva fatto circondare il Palazzo del Csm dai carabinieri.
Ma dipenderà pure dalla maggioranza politica: per capirci un Governo Salvini-Renzi- Berlusconi sarebbe più garantista di un Governo Salvini-Meloni-Berlusconi.
Pure il Governo Conte (l' avvocato del popolo) é garantista... verso i pm e i giudici.

Come i partiti che si rispettano, il partito giustizialista ha come organo il Fatto quotidiano di Travaglio, mentre il partiti garantista ha il Riformista di Sansonetti.

I pasdran sono per i giustizialisti Camillo Davigo (giudice) e per i garantisti Bettino Craxi (il suo spettro, che si aggira dall' esilio, dove è morto perché a capo dei garantisti dal giorno dell' arresto dell' innocente Enzo Tortora al giorno in cui spirò vent' anni fa.

Ods