Editoriali

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Meglio tirare a campare o tirare le cuoia?

A Giulio Andreotti, che presiedeva l' ultimo Governo della Prima Repubblica allorquando cominciarono i primi spifferi del cambiamento (il Pri uscì dalla maggioranza, Leoluca Orlando uscì dalla Dc, Segni propose e vinse il referendum per la preferenza unica), qualcuno rimproverò che stava tirando a campare.

Il Divo Giulio, con la sua classica ironia, rispose che era "meglio tirare a campare che tirare le cuoia". E portò serificamente a termine la legislatura, tanto che non lo scalfi' neanche l' omicidio di Salvo Lima.
Ma dopo le elezioni dovette tirare le cuoia, con tutto il suo quarantennale quadro politico sotto i colpi di Mani Pulite.

Allo stesso modo il centrosinistra (che vinse le elezioni nel '96) due anni dopo perse Bertinotti e la sostui' con "i Responsabili" Cossiga & Mastella... tirando a campare con i Governi D' Alema & Amato.
Ma alle elezioni del 2001 Rutelli (candidato premier del centrosinistra) dovette tirare le cuoia, perché vinse Berlusconi.

Allo stesso modo il centrodestra (che vinse le elezioni nel 2008) due anni dopo perse Fini e lo sostui' coi "Responsabili" Razzi & Scilipoti... tirando a campare con il suo ultimo Governo.
Ma il signor Spread lo costrinse a dimettersi ed il presidente Napolitano lo sostituì con Mario Monti.
Dopo elezioni del 2013 Berlusconi dovette tirare le cuoia, perché il Senato non convalido' la sua elezione in quanto condannato penalmente.

Questi tre esempi sono paradigmatici e dimostrano che chi "tira a campare" poi perde le elezioni successive, in modo anche definitivo.

È successo ad Andreotti nel '92; è successo a Rutelli nel' 2001; è risuccesso a Berlusconi nel 2013.

Giuseppe Conte ora ha lo stesso problema che ebbero i suoi illustri predecessori sopra citati: se sostituirà i renziani coi Responsabili pro-tempore potrebbe accadergli ciò che è accaduto a Andreotti Rutelli e Berlusconi: uscire definitivamente dalla scena politica.

Ods