Editoriali

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MO, PERÒ, NON RIPETIAMO L' ERRORE DELLE MASCHERINE

Sulle mascherine abbiamo fatto il seguente errore:

il 31 gennaio il Governo ha deliberato lo stato di emergenza sanitaria. Dunque sapevano che la pandemia sarebbe potuta arrivare tanto coloro che quella decisione l' avevano presa (ministri e Ministeri) quanto coloro che quella delibera l' hanno letta

(Regioni a cui il titolo V della Costituzione assegna la competenza sulla salute pubblica) e se non l' hanno letta è ancora peggio.

Tuttavia tanto nella capitale quanto nelle periferie nessuno ha pensato a ordinare nuove mascherine o altri dispositivi, fecendo colpevolmente passare un mese. E ora piangiamo i morti, soprattutto operatori sanitari, che non hanno mascherine.
Tanto nella capitale quanto nelle periferie, gli italiani che governano si sono affidati alla speranza che non sarebbe successo. E invece è successo.

Speriamo che questa grave sottovalutazione non si ripeta su un' altra pandemia che è in arrivo: la crisi economica e di liquidità che potrebbe colpire a breve la stragrande maggioranza di italiani che non hanno soldi in banca.

L' altro ieri il capo del Governo Conte ha partecipato in video conferenza al Consiglio dei capi di Stato e di Governo d' Europa sullo stato di emergenza sanitaria e sulla grave crisi economico finanziaria che ne seguirà.

Conte ed altri 8 suoi colleghi hanno chiesto liquidità, coronabond e prestiti senza Mes.
Olanda, Germania e gli Stati dell' Est (governati dai sovranisti) hanno risposto picche. QUINDI SI È DECISO DI AGGIORNARSI A 15 GIORNI.

Questo evento (io lo paragono al focolaio di Wuhan, cioè all' annuncio della pandemia) lo sanno tutti quelli che hanno responsabilità politiche.

Tutti sappiamo che la crisi di liquidità può arrivare. Del resto non è molto difficile immaginarlo: se non si pagano tasse prima o poi lo Stato non può pagare stipendi e pensioni. Il presidente dell' Inps, Trittico, ha detto di avere i soldi fino a maggio, anche se va detto che un po' di respiro ci sarà grazie ad una parte dei 750 miliardi della Bce.

È probabile, però, che senza ulteriori aiuti e senza poter stampare moneta noi italiani non passeremo l' estate.

Tutti speriamo che la Germania ci ripensi e che fra 15 giorni si trovi una mediazione per avere quei soldi, senza che ci succeda ciò che è successo in Grecia.

Ma se non si troverà questa soluzione?

La stragrande maggioranza delle forze parlamentari non sono per la soluzione greca, anche se vedono Draghi come salvatore della Patria.

Ma un Governo Draghi non sarà come il Governo Monti, perché aver appoggiato Monti per Pd, Pdl e Udc ha significato portare 5 Stelle al 25%.

Quindi nessuna forza politica vorrà firmare o votare un Mes greco, per essere poi punito dal popolo italiano.

Se a Bruxelles non troveranno la soluzione, bisogna pensare ad un piano B.

Mi pare che tanto nella maggioranza quanto nella opposizione nessuno ci stia pensando, come nessuno pensò di ordinare nuove mascherine o altri dispositivi, quando ancora non arrivava la pandemia.

È chiaro che un piano B farebbe crollare le Borse e quindi non se ne può parlare in pubblico.

Ma speriamo che Mattarella e Draghi, Salvini e Conte, Di Maio e Meloni, Tavani e Zingaretti si chiudano di notte in una stanza e parlino di piano B, anche se non sarà necessario.

Ma se poi lo sarà, far passare colpevolmente un altro mese, significherà che piangeremo altri morti, soprattutto poveri cristi, che non hanno risparmi.

Se gli italiani che ci governano si affideranno alla sola speranza che non succederà o a Super Mario si ripeterà l' errore delle mascherine.

Ods