Editoriali

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La (s)vendita italiana

Pare che anche le Autostrade italiane stiano diventando tedesche, nel senso che starebbe per essere ceduto il 51% di Atlantia (della famiglia Benetton, che gestisce le Autostrade) alla Compagnia assicurativa tedesca Allianz.

Speriamo che questo non succeda, ma, in tal caso, Atlantia si aggiungerebbe alla lunga lista di aziende nostre finite in mani straniere:

Siv, Dalla Perla,Versace, Gucci, Loro Piana, Puma, Eridania, Bnl, Banca Popolare FriulAdriae Cariparma, Magneti Marelli, Fiorucci, Lee, Wrangler e Avirex, gli yacht di Ferretti, Krizia, Bulgari, Bottega Veneta, Pomellato, Dodo, Sergio Rossi, Brioni, Richard Ginori, Valentino, Gianfranco Ferrè di Paris Group, La Rinascente, Poltrona Frau, Mila Schon, Conbipel, Sergio Tacchini, Belfe e Lario, Mandarina Duck, Coccinelle, Safilo, Miss Sixty-Energie, Lumberjack e Valentino S.p.A., Windtre, Motta, Antica Gelateria del Corso, La Valle degli Orti, Alemagna, ex Italgel e Buitoni, Sanpellegrino, Levissima, Recoaro, Vera, San Bernardo e Panna, Galbani, Locatelli, Invernizzi e Cademartori, Parmalat, Cirio-Bertolli-De Rica, Carapelli, Sasso e Friol, Sperlari, Saila, Dietorelle, Dietor e Galatine, Birra Peroni, comprendente i marchi Peroni e Nastro Azzurro,Star, proprietaria di diversi marchi come Pummarò, Sogni d'oro, Gran Ragù Star, Orzo Bimbo, Risochef, Mellin, Nuova Tirrena, Pioneer ad Amundi, Italcementi, Pirelli invece parla cinese, Merloni, Piaggio Aerospace, Ducati Motor Holding S.p.A. Lamborghini.

Ma non basta, perché a questo lungo elenco bisogna aggiungere quello relativo alle aziende italiane di cui sono state cedute le quote azionarie: Telecom (alla francese Vivendi, che è anche azionista forte di Mediaset, con una quota di quasi il 29% del capitale), Acea (il cui primo azionista è diventato Suez col 23%, dopo il Comune di Roma), Edison (Edf), Saras (che è controllata oltre che dai Moratti dai russi di Rosneft), Cdp Reti (detentore delle partecipazioni di controllo di Terna e Snam ri, il cui 35% è di State Grid of China), Ansaldo Energia (di cui ha il il 40% Shanghai Electric), Fiat Ferroviaria (che è controllata da Alstom dal 2000), Tibb (Tecnomasio-Brown Boveri, passata prima sotto la Daimler Benz-AdTranz e poi sotto la canadese Bombardier), Ansaldo Breda e Ansaldo Sts (di quest’ultima il 40% è stata venduta alla giapponese Hitachi da parte di Finmeccanica)

Praticamente stiamo (s)vendendo tutto: ciò vuol dire che gli utili delle suddette aziende non restano in Italia, che quindi diventa più povera, perché da esse non riceve tributi fiscali.

Ods