Editoriali

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LA VOCE DI PEPPINO ERA QUELLA DI UNA GENERAZIONE

In questi giorni si è parlato di Peppino Impastato, in occasione della ricorrenza del suo assassinio.
Ho ricevuto un ricordo, che volentieri trascrivo di seguito: "Peppino vive solo trent'anni. Lo uccidono di notte e poi ne lasciano esplodere il corpo.

Sono gli amici e la famiglia a raccoglierne il poco che resta. Egli è stato giornalista, poeta, attivista politico, fiero oppositore della mafia. Dai microfoni della sua Radio Aut ha sbeffeggiato i capi clan di Cinisi e sfidato Gaetano Badalamenti. La madre Felicia lo racconterà così: "Questo non è mio figlio. Queste non sono le sue mani, questo non è il suo volto. Questi brandelli di carne non li ho fatti io. Mio figlio era la voce che gridava nella piazza, era il rasoio affilato delle sue parole, era la rabbia, era l'amore che voleva nascere, che voleva crescere. Questo era mio figlio quand'era vivo, quando lottava contro tutti: mafiosi, fascisti, uomini di panza che non valgono neppure un soldo, padri senza figli, lupi senza pietà (...) Questo non è mio figlio. Questa bara piena di brandelli di carne non è di Peppino. Qui dentro ci sono tutti i figli non nati di un'alutra Sicilia".

Ma la voce di Peppino Impastato non era un fatto singolo di una sola persona, ma l' espressione corale di una intera generazione di giovani, nati nell' immediato dopoguerra, a cui stavano stretti i lacciuoli della società ancora autoritaria e conformistica, succube di prepotenze e violenze, morali e materiali, della mafia, dei capitani d' industria e dei capi politici.

Fu proprio quella generazione a regalarci una scuola più libera, i diritti nel mondo del lavoro, l' emancipazione femminile e l' avanzata democratica alla metà degli anni settanta.

Anche a San Salvo i giovani di quella generazione furono discriminati nel mondo del lavoro e perseguitati, perché non si piegarono ai diktat del potere.

Ricordiamo il sacrificio di Peppino Impastato, ma anche il coraggio dei suoi coetanei nostri concittadini, la cui fierezza è ben evidente in questa foto.

Ods