Editoriali

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AUTOPORTO: indizi, indiscrezioni e... se le carte stanno a posto.

Il retroscenismo politico a livello giornalistico l' ha "sdoganato" Augusto Minzolini ed io mi ci sono buttato a tuffo. Non mi è stato difficile, perché per fare questo particolare giornalismo d' inchiesta devi conoscere i politici e io li conosco. Ma devi anche saper collegare indizi e indiscrezioni e tirare le somme.

Quando il retroscenismo lo fai bene, qualche politico può anche dire che le mie ricostruzioni non sono manco lontane parenti della verità dei fatti, ma poi non può né smentire e nemmeno arrabbiarsi, perché le ricostruzioni retroscenistiche aiutano il dibattito democratico.

Esattamente come quelle che meritoriamente sta facendo il collega Dolce, il quale - devo riconoscerlo - per fonte, arguzia e deduzioni... quasi quasi... mi supera.

Infatti, nel suo ultimo ed apprezzabile pezzo, Antonino parla
di indizi (cioè elementi non provati, ma comunque validi ai fini della cronaca) riferendosi alle risposte di disponibilità circa l' acquisto dell' autoporto e di indiscrezioni (notizie non confermate) riferendosi ai potenziali acquirenti. Ma soprattutto usa l' avverbio ipotetico circa le carte (in corsivo, cioè i documenti) e scrive testualmente: "se le carte saranno a posto" .

Gli indizi, le deduzioni e l' avverbio ipotetico usati dal collega ci aiutano a capire quella che, a detta dello stesso Dolce, sarebbe un' operazione seconda solo alla Siv e Marelli.

Gli "indizi" ci fanno capire che chi ha messo in atto questa grande operazione non può neanche gioire ed è anzi costretto ad usare prudenza nel comunicare.

Le "indiscrezioni" ci fanno capire il livello altissimo dell' operazione, la quale cozza con la "bassa cucina politica" a livello comprensoriale, che potrebbe essere la vera causa del fallimento.

Quel "se le carte saranno a posto" ci fa capire che la partita non è chiusa e allo stato non è scontato che le buste si aprano...già oggi si potevano aprire... perché (altri) indizi ed indiscrezioni ci portano a considerare il ruolo che va giocando il fronte dei perplessi, cioè di coloro che pubblicamente hanno detto "CONDIVIDIAMO CHE L' INSEDIAMENTO CI SIA, MA NELLA CORRETTEZZA E TRASPARENZA".

Si tratta di un fronte ampio ed eterogeneo che va da Gabriele Marchese (sul Centro) per arrivare a Gianluca Castaldi (in risposta a noi di Sansalvomare, altrettanto perplessi) e passa per il democratico Luciano Lapenna ed il leghista Peppino Tagliente (nella conferenza stampa sull' ospedale) e per la Confesercenti (con un comunicato stampa).

È evidente che chi deve assegnare i lavori lo farà a cuor leggero se le perplessità manifestate sulle "procedure di vendita troppo veloci" (riprendo la bella sintesi del collega) rientreranno.

Ma rientreranno? Al momento indizi e procedure non ce lo dicono: ma forse già da domenica si avrà un ulteriore elemento indiziario.

Ods