Casalbordino l'eccezione che conferma la regola
Domani presenteremo Abitare i luoghi ai docenti della Provincia di Campobasso (a Petrella Tifernina) e venerdì prossimo a quelli della Provincia di Teramo (a Corropoli) dopo aver fatto due presentazioni provinciali all'Aquila (ad Avezzano e Capestrano),
due alla Provincia pentra (ad Agnone ed Isernia), una nel pescarese (a Penne) ed una nel Chietino a Casalbordino, di cui mi occupero' in questo editoriale. Chi ha la bontà di seguirmi sa che per le cinque presentazioni precedenti non ho scritto e... probabilmente non scriverò neanche per le successive. Sono uno dei presentatori di Abitare i luoghi e non vorrei che qualcuno mi dicesse che me la suono e me la canto. Faccio tuttavia un' eccezione per Casalbordino, dove la presentazione è stata fatta ieri ed è stata un po' diversa dalle altre. Infatti, il dirigente scolastico Livio Tosone ha voluto inserirla a margine di un evento molto partecipato con le famiglie svoltosi all'auditorium comunale. A cui hanno presenziato il sindaco Filippo Marinucci, le assessore Alessandra D'Aurizio e Carla Zinni, che ha anche moderato, oltre alla vice preside dell' Omni Comprensivo Nadia Di Risio. Le autorità hanno all' unisono sottolineato l' importanza per la conoscenza e la valorizzazione del territorio di Abitare i luoghi, come ha fatto, in conclusione, Fabio Travaglini, della Pmi service, nostra partner che ha anche annunciato l' organizzazione di corsi formativi di didattica del territorio a partire dal febbraio prossimo. Alcune cosette le ho detto io, aiutato da Chiara, un' alunna che ha partecipato lo scorso anno al viaggio didattico a Tornareccio e Bomba. Ma a fare la differenza nella presentazione casalese è stata una mamma, Annalisa Del Bianco, che lo scorso anno aveva organizzato il viaggio suddetto di domenica, coi genitori e con le insegnanti. L' unico tra le centinaia di viaggi fatti ad avere coinvolto le famiglie, che è quindi diventato paradigmatico per future esperienze didattiche in cui il territorio diventa lezione per i bambini e curiosità per i grandi. E soprattutto momento di socializzazione e socialita' tra le tre componenti fondamentali della comunità scolastica, troppo spesso impegnate a discutere in occasioni formali e non sempre costruttive. L'originale occasione didattico-innovativa di Casalbordino (che potrebbe ripetersi anche quest'anno e che sta valutando le scuole dell' infanzia di Navell) con il coinvolgimento delle autorità locali diventa arricchimento dell' intera comunità che si confronta con un' altra per eventualmente sceglierla come partner di un gemellaggio in cui il ruolo delle scuole è trasmissivo di valori e saperi per grandi e piccini. Per questo la maestra Bassani ed il sindaco Marinucci hanno già dato il consenso a gemellaggi di scuole con Lama dei Peligni ed Avezzano. Per questo ho scritto questo editoriale, un'eccezione che conferma la regola... come Casalbordino.
Orazio Di Stefano