Elezioni regionali, il punto su Chieti
Quando si vincono elezioni regionali come le ha vinte il centrodestra in questa occasione, c’è solo da festeggiare. Ed essere ORGOGLIOSI del lavoro iniziato a dicembre 2012, che dopo appena sei anni e qualche mese fanno sì che metà degli abruzzesi scelgano Marco Marsilio (Fratelli d’Italia)
quale nuovo governatore della nostra regione, regalando a Fratelli d’Italia il primo Presidente di Regione nella storia del partito. Eleggendo i primi due consiglieri regionali abruzzesi di FDI. E quindi, innanzitutto, “complimenti a tutti noi”.
In questa vicenda elettorale il nostro partito passa al 6.5% su base regionale, registrando percentuali più o meno simili a Pescara Teramo e Chieti, restituendo altresì un boom di consensi a L’Aquila (a doppia cifra, oltre l’11%), dove evidentemente il traino del lavoro di una classe dirigente ai vertici del Capoluogo Abruzzese, di Enti e Società, che ottimamente amministrano da quasi 2 anni, ha dato un evidente contributo. Le consultazioni regionali hanno ribaltato clamorosamente il vecchio governo PD, che è stato smascherato nel suo bluff finto-civico e si è fermato a 17 punti percentuali di distacco. Legnini ha garantito una prima reazione positivo all'annuncio (tardivo) della sua candidatura ma poi non è riuscito a far passare la novità del suo metodo “civico”, anzi il “vecchio” PD garantisce oltre un terzo dei suoi voti, benché fermo al suo minimo storico in Abruzzo (11%) ed è+ il primo partito della coalizione. Ugualmente respinti al mittente (anche se più temuti alla vigilia) gli aspiranti governanti del Movimento 5 Stelle, la cui scarsa aderenza al territorio e la lontananza dai temi locali ha contribuito a collocare i grillini ad appena il 20%, anche qui record negativo. Solo la nuova legge regionale, approvata dal PD, ha regalato 7 seggi, di cui ben 3 a Chieti, ad un movimento fermo al 20%! Da parte loro v’è da essere soddisfatti, il massimo con il minimo.
Da parte nostra non siamo riusciti a far scattare il seggio in provincia di Chieti, rimanendo a 700/800 voti dalla percentuale necessaria per battere Pescara (complimenti all'amico Guerino Testa), anche se abbiamo collezionato quasi 9000 voti e il 5% su base provinciale. Era il terreno dove ci dovevamo battere contro chi proprio in questa provincia era più radicato, Giovanni Legnini e Sara Marcozzi. Dove c’erano i candidati del territorio FDI ha riportato grandi consensi, 50% a Fara San Martino, 44% a Rapino, 8.65% a Vasto, ma anche il 25% di Civitella MR, il 16.50% di Casoli e tantissimi altri centri vicini e intorno al 10%. In alcuni grossi centri sicuramente ci sarà da lavorare, in alcune città che riteniamo importanti per il contesto socio-economico e prossime alle elezioni amministrative, abbiamo registrato valori al di sotto delle aspettative, a volte molto al di sotto, come Ortona San Salvo e Atessa. Siamo tuttavia convinti che tutti hanno fatto il massimo, e che futuro e lavoro renderanno merito all'impegno che stiamo mettendo da anni alla costruzione del partito di Giorgia Meloni.
Antonio Tavani