Per non arrivare al capro espiatorio
MONTEODORISIO | Nella Regione che abbiamo voluto, “Facile e Veloce”, non possiamo sorprenderci se assistiamo ad una progressiva, continua e costante crescita del processo di individualizzazione
che rappresenta per Bauman il punto qualificante della fase “liquida”.
In questo contesto, il PD provinciale e di zona, non rappresenta affatto quel luogo naturale dove la discussione e l’analisi delle tante problematiche aperte sul territorio, in particolar modo nel Medio – Alto Vastese, potrebbero portarci e condurci verso quella conquista importante e di grande democrazia, auspicata da Maria Amato e non solo, vale a dire un tavolo, in una “officina dei fatti e delle risposte”, che pianifichi insieme e che realizzi una idea armonica di territorio, dove emerge con forza il messaggio: "stiamo lavorando con voi piuttosto che per voi".
Tutto questo non accade, purtroppo non si discute più, sembra che tutto sia diventato “liquido”!
Sono convinto che quello del Masterplan Abruzzo poteva essere e, magari, può ancora essere una occasione da cogliere per noi del Vastese se si porge maggiore attenzione nei confronti del progetto riguardante la variante alla Statale 16, che prevede l’intervento su di un tracciato già esistente lungo l’asse Casalbordino - Vasto nord, Fondovalle Sinello, ponte Monteodorisio, Valle Cena, Fondovalle Trigno, San Salvo, alternativo e molto meno costoso (70/80 milioni) rispetto a quello in pole position che piace a Vasto e San Salvo, progettato dall’Anas (200 milioni).
Sarebbe, questa, la soluzione del principale problema presente sul territorio Vastese, quello della viabilità.
Non solo, è l’occasione per Vasto e San Salvo di mostrare una visione strategica per il territorio.
Partire da questi presupposti, penso, per guardare con fiducia al futuro solo se si affronta uniti una “programmazione per il Vastese” nel quale il piano strategico per la viabilità, se così vogliamo definirlo, deve essere per forza di cose indirizzato e guidato da Vasto e San Salvo, con un passo indietro.
Questa potrà essere una grande e bella opportunità per comprendere e sostenere tutto il territorio, curandone gli interessi, promuovendone e coordinandone lo sviluppo delle comunità locali che vi interagiscono.
Questa macroarea da Vasto a Schiavi d’Abruzzo e al vicino Molise, è un sistema socio-economico integrato da legami storici indissolubili che ogni “programmazione” deve inevitabilmente interpretare e accogliere per ottimizzare il senso e l'efficacia delle azioni che vuole o intende proporre.
Ragionare di questo e su questo è un buon motivo per il PD del Vastese per aggredire la modernità “liquida”, per continuare a rappresentare credibilmente il territorio, per non arrivare sempre ai “capri espiatori”, per essere, come direbbe Bauman, ancora una voce della coscienza finalizzata a indebolire la “presunzione e l’autoadorazione dei dominanti”!
Ernesto Sciascia
Ex Sindaco di Monteodorisio