Dl banche: M5S, l'art.2 è il colpo di grazia alle piccole-medie imprese
ROMA | "Presenteremo degli emendamenti all'art.2 del Dl 59/2016 in corso di esame in commissione Finanze, perché oltre che pericolosissimo per le imprese, così come è scritto si riferisce anche ai contratti
già in essere con le banche, e si configura quindi una disciplina retroattiva che avrebbe effetti nefasti". Lo denuncia la senatrice M5S della commissione Finanze Laura Bottici.
"L'art.2, in particolare, consente alle banche di impossessarsi dei beni immobiliari messi a garanzia del credito dalle imprese debitrici - prosegue la senatrice -, senza passare per la procedure giudiziaria. La proprietà degli immobili d'impresa passa alla banca in caso di mancato pagamento di una o tre rate anche non consecutive, a seconda del tipo di rateazione prevista nel contratto. La maggioranza si difende sostenendo che si tratta di una possibilità, e che l'impresa non è costretta a sottoscrivere questo patto con la banca creditrice. É una menzogna, per il semplice motivo che il potere contrattuale delle banche, grazie all'art.2, aumenterà a dismisura e le imprese, già in difficoltà, saranno costrette ad accettare il patto se vogliono ottenere il finanziamento o vederselo rifinanziato" .
"Dal Governo arriva l'ennesimo favore alle banche, senza nessuna pietà per le imprese italiane. Si dovrebbe investire nell'economia reale per aumentare la domanda e i profitti delle imprese. Solo così le banche potrebbero eliminare le sofferenze cumulate a causa della crisi, perché le imprese potrebbero rientrare dai loro debiti molto più facilmente. Per rispettare i folli vincoli europei, invece, il Governo strozza il nostro tessuto produttivo e lo dà in pasto ai disastrati bilanci bancari" conclude Bottici. Ufficio Stampa Movimento 5 Stelle Senato