PARTITO COMUNISTA: LA GUERRA DEGLI IMBECILLI
Zona Rossa. No, mi correggo zona Arancione. No, ancora zona Rossa.
L’Abruzzo in questi giorni è nella più completa confusione, tra proclami, decreti,
ordinanze e diffide, non si riesce a capire se questa Regione è già da oggi in zona Arancione oppure ancora per qualche giorno in zona Rossa.
La “guerra” in atto tra il ducetto abruzzese e il, forse peggior, Ministro della Sanità della storia Repubblicana sta producendo solo confusione e incertezza sul da farsi.
Se oggi assistiamo a tutto questo si deve solo ed esclusivamente al centrosinistra che ormai anni addietro, riformando il Titolo V della Costituzione, ha di fatto creato 20 sistemi sanitari indipendenti e facenti capo per titolarità alle rispettive Giunte Regionali.
In una situazione di estrema gravità come quella che la pandemia ha creato, ci troviamo con “ducetti” e “sceriffi” che a capo delle Giunte Regionali fanno e disfanno senza tenere conto di quelle che sono le direttive del Governo Nazionale.
Ma la cosa che più stravolge in tutta questa situazione, che sicuramente è più Kafkiana della stessa narrativa dello scrittore boemo, è il rincorrersi tra centrodestra e centrosinistra sulle responsabilità odierne e quelle del passato.
Infatti, è di ieri, la presa di posizione dell’ex assessore alla Sanità abruzzese Silvio Paolucci che, tra le altre cose, rimprovera all’attuale Giunta Regionale la mancanza di copertura per le vaccinazioni anti influenzali.
Nulla di più giusto, peccato però che lo stesso Paolucci si sia dimenticato che durante il suo assessorato non solo c’era la carenza dei vaccini anti influenzali, che venivano somministrati con estremo ritardo, ma era un problema perfino trovare i normalissimi presidi per i diabetici, costringendo i malati ad acquistarli presso le Farmacie con un esborso non indifferente e, al tempo stesso, dimentica che insieme a Renzi e all’allora presidente della Giunta Regionale D’Alfonso (attualmente senatore del PD) si vantava delle chiusure di alcuni Ospedali abruzzesi - https://www.youtube.com/watch?v=WdxYHylmtJs -completando il ciclo di chiusure avviate dal centrodestra.
Ma la cosa grave è che i “sinistrati” fanno anche finta di non ricordare che il commissariamento della Sanità abruzzese è avvenuto per le scelte scellerate che la Giunta di centrosinistra, guidata da Ottaviano Del Turco, fece durante il suo mandato.
In questi anni centrodestra e centrosinistra hanno scelto di fare tagli indiscriminati alla Sanità pubblica a livello nazionale e locale, chiudendo importanti nosocomi montani. Questi ultimi rappresentavano un filtro indispensabile, al fine di non intasare le strutture più qualificate della Regione, oltre ad essere un punto di riferimento in caso di urgenze sanitarie.
Il Partito Comunista nello stigmatizzare le scelte di entrambi gli schieramenti, ritiene che solo il ritorno ad una sanità pubblica e di qualità, unica in tutto il territorio nazionale e con una programmazione efficiente, possa fare in modo di evitare che situazioni drammatiche come quelle che stiamo vivendo da un anno si possano risolvere in modo adeguato.
D’altronde se lo stato continua a finanziare le strutture private con il 50% delle tasse dei cittadini italiani e a tagliare i fondi per la sanità pubblica (40 miliardi in 10 anni e 20 mila posti in meno) è perché ad esso non interessa in alcun modo la salute delle classi meno abbienti, le quali il più delle volte, sono costrette a rinunciare alle cure per mancanza di soldi.
Alla Politica e ai Partiti di centrodestra e di centrosinistra interessa di più la cospicuità del conto corrente dell’amico proprietario/gestore delle cliniche private, che la salute dei cittadini.
DIFFIDIAMO DA CHI UTILIZZA E STRUMENTALIZZA LA CRISI SANITARIA, SIA A DESTRA CHE A SINISTRA, PER PURO INTERESSE ELETTORALISTICO ESSENDO PROTAGONISTA E COMPLICE DELLE SCELTE SCELLERATE OPERATE SULLA SANITA’.
LA SALUTE E’ UN DIRITTO INALIENABILE CHE VA MANTENUTO E POTENZIATO.
PER QUESTO INVITIAMO I LAVORATORI E I CITTADINI TUTTI A LOTTARE CON NOI PER DIFENDERLO!