Bocchino (Lega), su infrastrutture necessario un tavolo di coordinamento degli enti coinvolti
La pandemia prima e il conflitto in atto ora stanno facendo acuire quei mali che gravano sul tessuto produttivo abruzzese già dalla crisi del 2008 e rischiano di avere gravi ripercussioni sui livelli occupazionali e la competitività delle imprese abruzzesi
per salvaguardare le quali è necessario portare avanti una idea di sviluppo che non può prescindere dall’ottimizzazione dello sfruttamento del sistema infrastrutturale, dal suo sviluppo e dalla realizzazione di nuove infrastrutture anche logistiche.
I porti di Vasto e di Ortona, ad esempio, devono vedere una rapida accelerazione nel processo di potenziamento grazie ai lavori già in fase di appalto e a lavori prossimi finanziati con fondi nazionali, regionali e del PNRR. D’altronde ce lo chiede anche la ZES che rappresenta una opportunità che nessuno può permettersi il lusso di lasciarsi sfuggire.
Esiste, però, la possibilità che un coordinamento sfilacciato e una programmazione farraginosa, figlie di una mancata condivisione delle scelte e dell’assenza di una strategia di intervento, determinino dei pericolosi ritardi, in primis laddove ci si trova ad agire su una medesima area sulla quale sono chiamati ad intervenire soggetti diversi, con procedure e tempistiche differenti.
L’esempio lampante è quanto accade per il porto di Vasto dove il miglioramento dell’accessibilità stradale e il dragaggio dello scalo sono affidati all’ARAP Abruzzo, l’attuazione degli interventi previsti dal Piano Regolatore Portuale affidata alla Regione Abruzzo, la realizzazione dell’ultimo miglio ferroviario in capo a RFI in totale spregio delle competenze acquisite dai vari enti e con utilizzo di procedure frammentate, a causa anche e soprattutto della presenza di numerosi soggetti coinvolti.
Come Lega riteniamo quanto mai opportuno la realizzazione di un tavolo di coordinamento tra Enti quali la struttura commissariale ZES, la Regione Abruzzo, ARAP Abruzzo, Autorità portuale, Comune al fine di ottimizzare le procedure, rendere certe le tempistiche, sfruttare appieno e in tempi quanto più celeri possibili le risorse a disposizione contribuendo in maniera decisa allo sviluppo infrastrutturale delle aree interessate dagli interventi con tutte le ricadute possibili in termini di sviluppo produttivo, mantenimento delle ricchezze in essere, salvaguardia e miglioramento dei livelli occupazionali.
Invitiamo il commissario alla ZES Prof. Miccio a valutare concretamente la nostra proposta sulla quale io mi farò carico di aprire un confronto con il presidente della Giunta regionale affinché possa condividerla.