VARIANTE ALLA SS16, LEGA: LA SOLUZIONE MIGLIORE NON È DIRE A TUTTO NO
‘La proposta che il Sindaco presenta ai consiglieri comunali, purtroppo, appare essere, così come formulata, la più dannosa alla città, all’economia, alla nostra crescita, al futuro sviluppo del territorio ed è una proposta che penalizza il turismo vastese e non rimuove i pericoli stradali con cui quotidianamente convivono i residenti di Vasto Marina.
Si tratta di una proposta meramente conservativa, formulata da chi ha paura di assumere una decisione importante e, assieme, una precisa responsabilità politica.’ Questa la posizione della Lega espressa quest’oggi in Consiglio comunaleda Giuseppe Soria, al suo primo giorno nell’aula Vennitti, nel corso di un intervento sulla annosa questione della Variante alla SS16.
La Lega, sulla scia di quanto ha sottolineato nelle scorse settimane la consigliera regionale Sabrina Bocchino, ha puntato decisamente il dito contro il centrosinistra che ha governato affossando il progetto che unanimemente è ritenuto il più auspicabile, ovvero quello messo a punto dall’Amministrazione di centrodestra alla Provincia di Chieti nel 2009, ed ha rilevato come ‘un voto totalmente contrario ad una delle proposte di variante di ANASavrebbe fatto ricadere sulle spalle dell’intero Consiglio comunale di Vasto… le conseguenze politiche e le limitazioni urbanistiche in tema di viabilità in questo territorio per i prossimi decenni. E gli stessi finanziamenti disponibili oggi, parliamo di 87 milioni di euro comprensivi delle somme destinate alla progettazione esecutiva, verranno utilizzati in altre parti d’Italia. ANAS non aspetterà la definizione, seppure a breve, di un’altra proposta condivisa e fattibile, comunque tecnicamente da condividere con ANAS.’
Ed è per questo che attraverso il suo rappresentante in Consiglio comunale Giuseppe Soria, che si è fatto portavoce di tutto il Direttivo locale del partito guidato da Ermanno Falone, la Lega ha chiesto di non perdere l’occasione di trattenere gli investimenti previsti in quanto, pur con il fermo obiettivo di ‘salvaguardare il territorio, il paesaggio, evitando soluzioni impattanti…Ci siamo messi sotto, abbiamo studiato il voluminoso carteggio che ANAS ha rimesso al Comune, le ipotesi progettuali, le possibili soluzioni ed in base ed esse… abbiamo convenuto che la soluzione migliore non sia dire a tutto no, ma scegliere la realizzazione di una variante stretta, capace di rendere meno insidioso e pericoloso il nostro litorale, senza ulteriore utilizzo di territorio, senza ponti e pilastri mostruosi che vengono riproposti dai giornali e che non sono il frutto reale delle proposte di ANAS, ma solo montaggi fotografici che hanno generato nella opinione pubblica l’idea della imminente realizzazione di un nuovo ecomostro, proprio sulla nostra costa.’
Dai banchi dell’opposizione, dunque, la proposta della Lega che ‘dare un parere favorevole alla proposta di ANAS limitatamente all’ipotesi D per il primo tratto e realizzare così come previsto il secondo e terzo tratto, fermo restando la necessità di ripensare una variante più ampia come da progetto della Provincia, può essere la soluzione immediata migliore per dotare Vasto Marina di una variante stretta. Una soluzione su cui innestare la realizzazione di una strada di piano regolatore che prevede di unire Vasto alta, zona Sant’Antonio Abate, nei pressi di Pianeta, a Vasto Marina, lungo Fosso Marino. E con la prospettiva di realizzare proprio a Sant’Antonio Abate il casello autostradale Vasto centro i collegamenti con la parte alta di Vasto e la Marina sarebbero ottimali.’
L’ipotesi D per la Lega è quella preferibile. ‘La cosiddetta soluzione minima, perché si tratterebbe, in questa parte delicata del territorio, solo di adeguare la SS16 esistente nella sua sede attuale... Il secondo tratto, invece, interessa la collina di Montevecchio fino a località Buonanotte. Ed è in questo tratto che l’ipotesi di ANAS ci convince perché all’altezza di Montevecchio vi sarebbe la realizzazione della nuova strada che si sviluppa in parallelo rispetto al tracciato ferroviario per una lunghezza di circa 2 Km fino a Buonanotte. Il terzo ed ultimo tratto prevede l’adeguamento della viabilità secondaria di via Buonanotte con un sottopasso, un sovrappasso ed un solo viadotto per l’attraversamento di Buonanotte. In sostanza, lo stesso identico percorso ipotizzato dal programma elettorale di Nicola Del Prete nel 2001 indicato come variante stretta alla Marina. Una soluzione minima ma ideale perché tutto il tratto della Marina dall’incrocio di Montevecchio fino al confine di San Salvo con il Molise verrebbe decongestionato e messo in sicurezza.’