PESCARA | “ E’ una campagna olivicola che volge al termine con perdite produttive che si vanno attestando mediamente intorno al 70%, rispetto al 2015, con rese tra il 13 – 15%
ed una qualità mediocre che, in taluni casi, non consente all’olio di essere classificato come extra vergine.” Così afferma Camillo D’Amico, presidente della Copagri Abruzzo, in merito agli esiti della corrente campagna di raccolta di olive nella nostra regione.
“Dopo la disastrosa campagna del 2014 si è aggiunta questa corrente ancora più dura da accettare perché ha trovato l’intero sistema impreparato ad affrontare una stagione produttiva che s’annunciava buona ma verso la quale non si sono messe in pratica tutte quelle attenzioni tecniche, colturali ed agronomiche che avrebbero potuto non limitare i danni ma addirittura prevenirli e curarli.” continua D’Amico che così conclude “Ancora più necessario sarà allargare la sensibilità e la cultura del monitoraggio costante prodotto dai tanti e bravi tecnici già impegnati nel territorio per conto delle associazioni olivicole che producono i progetti dell’ex regolamento UE 867/08 per il miglioramento della qualità dell’olio extra vergine. Notevole dovrà essere la volontà di aggregare l’offerta anche con la messa a sistema delle 3 D.O.P. esistenti attraverso la creazione di un unico strumento di certificazione e l’utilizzo di un disciplinare di produzione semplice ed applicabile sull’intero territorio regionale. Su questo tanto può fare la regione Abruzzo sia in termini di pungolo e sollecito che di indirizzo politico ed istituzionale e, per dare un contributo fattivo e concreto a questo importante comparto del nostro sistema economico ed agricolo, bene sarebbe muoversi in tempo prima di avere ulteriori disastri.”