Consorzio Bonifica Sud , Febbo: arriva il quarto commissario mentre i problemi restano irrisolti
CHIETI | “La classe politica e dirigenziale del territorio vastese viene ancora una volta mortificata ed espropriata della facoltà di scegliere i propri rappresentanti all’interno
degli Enti strumentali regionali. Come anticipato una settimana fa, adesso è ufficiale la scelta di Franco Amicone quale nuovo commissario del Consorzio di Bonifica Sud, nominato martedì scorso con Delibera di Giunta. Un quarto Commissario che di fatto boccia il lavoro svolto dai tre precedenti. In sostanza la Regione riconosce la linea fallimentare adottata fino ad oggi con gli altri tre professionisti". Questo il commento del Presidente della Commissione Vigilanza e consigliere regionale Mauro Febbo che sottolinea come “per ben quattro volte consecutive viene umiliato sia un territorio sia un Ente strategico per il mondo rurale e per le infrastrutture economiche presenti in tutto il vastese. Dopo Sandro Annibali, Giampiero Leombroni, Rodolfo Mastrangelo, adesso è la volta di Franco Amicone, un altro non vastese. Un consulente – continua Febbo – non di primo pelo, già Direttore amministrativo dell’ex ARSSA, già Direttore provinciale della Coldiretti, già Responsabile Ufficio Espropri del Consorzio di Bonifica Conca di Sora. In questo modo – sottolinea Febbo – la Regione abruzzo non solo continua a fare scelte poco opportune ma mortifica la classe dirigente e le tante giovani professionalità presenti sul territorio. Sono proprio curioso di conoscere le motivazione per le quali dopo solo 11 mesi Mastrangelo viene sostituito ancora da un'altra figura che non è espressione né del territorio né delle Organizzazioni Professionali. Inoltre mi piacerebbe capire come mai questo Consorzio continua ancora a privarsi di una consulta scelta e una deputazione legittimamente votata. Pertanto dal canto mio continuerò a vigilare visto le numerose criticità riscontrate in questi ultimi due anni all'interno del Consorzio è mai risolte anzi aumentante: la grave situazione debitoria già segnalato alla Corte dei Conti, l’aumento spropositato (+57%) delle cartelle dei canoni idrici a carico dei consorziati, l’aumento delle consulenze e assunzioni all’interno dell’Ente (+122%), i lavori alla Diga di Chiauci e alle nuove centraline idroelettriche. Una realtà - conclude Febbo - che quindi continuerò ad attenzionare per il bene degli agricoltori e del mondo rurale”.