L’Abruzzo in ginocchio. Arrivati i soccorsi a Rigopiano
La giornata di ieri potrebbe passare alla storia come una delle più terribili per la violenza degli elementi che si sono abbattuti sulla Regione. Freddo, neve, pioggia, allagamenti,
esondazioni e per un giunta un’incessante sequela di scosse telluriche che sin dalle 10.30 di ieri mattina si sono manifestate gettando nella paura e nella disperazione migliaia di famiglie. Criticità permangono ancora nel Pescarese per gli allagamenti, con strade e sottopassi chiusi al transito veicolare e pedonale.
Drammatica la situazione nel Teramano e soprattutto nell’Aquilano alla quale si cerca di porre riparo in qualche modo con l’intervento dell’Esercito mobilitato per liberare strade e paesi dell’entroterra dalla neve. In questo quadro di tregenda si inserisce anche il blackout di energia elettrica che interessa ancora moltissime zone della regione. Scuole chiuse anche oggi in molti comuni d’Abruzzo, a Chieti, Pescara e Teramo ma anche a Sulmona, Lanciano e Vasto. A Farindola, alle pendici del Gran Sasso, dove ieri sera una slavina ha sommerso l’Hotel Resort Rigopiano sono intanto arrivati stamattina alle 5 i soccorritori partiti ieri sera. Secondo le prime informazioni gli uomini del soccorso alpino della Guardia di Finanza e del Corpo Nazionale diel Soccorso Alpino e Speleologico vedono delle luci accese all’interno della struttura ma non hanno sentito voci provenire dall’interno. I soccorritori hanno al momento messo in salvo due persone, Giampiero Parete e Fabio Salzetta i quali si erano riparati all’interno di un’auto
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