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EMODINAMICA CHIETI

L’Emodinamica di Chieti raddoppia e trova “casa” alla Palazzina Cuore

Fine dell’attesa, il desiderio di una casa “propria” si realizza. L’Emodinamica dell’ospedale di Chieti, a 35 anni dalla sua istituzione, lascia lo spazio condiviso con la Radiologia e approda in un’area dedicata al VI livello

della Palazzina Cuore, completandone così l’offerta. L’Unità operativa è stata inaugurata questa mattina, alla presenza dell’assessore regionale alla Programmazione sanitaria, Silvio Paolucci, del Direttore generale della Asl Lanciano Vasto Chieti, Pasquale Flacco, del presidente del Consiglio Comunale di Chieti, Liberato Aceto, del presidente della Provincia, Mario Pupillo, e dell’Arcivescovo di Chieti-Vasto, Bruno Forte.

Ma la novità non si limita ai soli aspetti logistici, pure importanti, perché a fare la differenza contribuisce in modo sostanziale la parte tecnologica, con gli angiografi che da uno passano a due e rappresentano il meglio delle dotazioni strumentali sul mercato, con un sistema di rilevazione delle immagini ad alta risoluzione che ne garantisce una elevata qualità.

Al di là del livello avanzato delle prestazioni assicurate, è il raddoppio degli apparecchi che segna un punto di svolta importante per l’Emodinamica, perché consente di ottimizzare la cardiologia interventistica e garantire l’attività in urgenza senza sacrificare quella programmata. «Possiamo essere ancora più tempestivi nell’intervento in situazioni acute - ha precisato Nicola Maddestra, direttore dell’Unità operativa - e accorciare i tempi per i pazienti stabilizzati in attesa di coronarografia. Ma l’attuale dotazione tecnologica ci permette anche di andare oltre e alzare l’asticella dell’offerta approdando alla cardiologia interventistica strutturale, con gli impianti in via percutanea per la valvola aortica e interventi sulla valvola mitralica».

Si appresta, dunque, a nuove sfide e a collezionare numeri ancora più importanti il Servizio che già ora totalizza circa 1.400 procedure l’anno, con l’obiettivo di approdare a quota 1.700. Musica per le orecchie del Direttore generale, il quale nel suo intervento ha auspicato una crescita per le attività del Dipartimento Cuore: «Abbiamo completato la Palazzina M con il trasferimento di servizi e unità operative - ha detto Flacco - , dotandola di attrezzature e tecnologie d’avanguardia che ne fanno una struttura unica in Abruzzo. Ora ci aspettiamo una produttività che corrisponda agli investimenti messi in campo».

Un auspicio pienamente condiviso da Paolucci, il quale nell’occasione ha anche ribadito la necessità di realizzare un nuovo ospedale: «Aver dato una adeguata collocazione all’Emodinamica - ha sottolineato l’assessore - oggi ci rende giustamente orgogliosi, dimostrando quanto gli investimenti anche di tipo strutturale siano necessari in sanità. Vale per l’intero ospedale di Chieti, che ha bisogno di nuovi spazi, come dimostrano le situazioni di sovraffollamento che si creano, e di poter svolgere le attività qualificate che offre in una struttura adeguata e costruita secondo standard di sicurezza e stabilità irrinunciabili. La realizzazione di un nuovo presidio, dunque, è una necessità assoluta, a cui si farà fronte con gli strumenti idonei che abbiamo a disposizione. Intanto lavoriamo sulla qualità dell’offerta, che il Servizio di Emodinamica ora potrà far crescere grazie alla dotazione tecnologica di cui dispone, a servizio di tutto il territorio, in attesa che a Vasto possa essere attivato l’angiografo, sicuramente prima della fine del nostro mandato».

Oltre allo stesso direttore Maddestra, l’équipe di Chieti è costituita da altri due medici, Marco Zimarino e Livio Giuliani, 5 infermieri e 4 tecnici, rispettivamente coordinati da Franca Di Risio ed Emidio Gambatese. Tutti pronti, allora, per scrivere una nuova pagina di una storia già bella.