All’Oncologia di Lanciano entrano musica e arte grazie al Rotary Club
colori, le forme, le note, le melodie: utilizza anche questi strumenti la psico-oncologia, che guarda alle sofferenze dell’anima dei malati e prova a dar loro conforto per tutto il tempo della cura. Un orientamento che ora all’ospedale di Lanciano trae nuovo impulso grazie al progetto sostenuto
dal Rotary Club, finalizzato a introdurre i laboratori di arte e musica in reparto. L’iniziativa è stata presentata questa mattina al “Renzetti” dal presidente Filippo Paolini, alla presenza del responsabile dell’unità operativa Nicola D’Ostilio.
L’idea è offrire ai pazienti uno spazio di leggerezza all’interno del quale esprimere la propria emotività, affidandola a una canzone o a un lavoro fatto con i pennelli o materiali di recupero. Si tratta di un’esperienza che a Vasto viene portata avanti da anni con successo e che i malati apprezzano moltissimo, perché libera in ciascuno quelle energie positive assolutamente necessarie per affrontare un percorso difficile e doloroso come quello oncologico.
A svolgere le attività è La Conchiglia, la Onlus nata per iniziativa della presidente Mariella Alessandrini, presente questa mattina, proprio a sostegno dei malati e delle loro famiglie, oltre che dell’unità operativa che viene affiancata in diverse iniziative. Il laboratorio di arte è affidato a Roberta Minninni, arteterapeuta che utilizza il linguaggio non verbale per stimolare i pazienti a esprimere le loro emozioni, liberandosi del carico di angoscia che spesso caratterizza il percorso di cura. A occuparsi della parte musicale, invece, è Luca Raimondi, musicoterapeuta, il quale accompagnandosi con la chitarra o la tastiera propone canzoni del repertorio più conosciuto o amato dai pazienti. Che cantano, eccome se lo fanno!
«Abbiamo sperimentato negli anni l’influenza positiva di queste attività nell’ambito del percorso oncologico - sottolinea D’Ostilio - perché generano energia, alleggeriscono la tensione e incidono positivamente sull’umore. E sappiamo quanto la sfera psicologica sia coinvolta e importante nell’approccio alla malattia, che può essere affrontata con animo più sereno se si creano le condizioni giuste».
Sulla stessa lunghezza d’onda il presidente del Rotary club di Lanciano: «Abbiamo voluto investire in questo percorso - dice Filippo Paolini - perché crediamo nel valore di queste attività che rappresentano un’oasi all’interno di un cammino segnato dalla sofferenza del corpo e dell’anima».
Torna così a rivivere un antico legame con le espressioni artistiche dell’Oncologia di Lanciano, che per prima in Italia, per iniziativa del direttore Antonello Nuzzo, aveva inaugurato “Arte in ospedale”, progetto che aveva trasformato l’unità operativa in un’autentica galleria, grazie alle opere donate da pittori di tutta Italia.
I laboratori di arte e musica sono iniziati oggi e proseguiranno con appuntamenti previsti in alcuni giorni della settimana.