Covid-19, omaggio delle Forze dell'Ordine a operatori e malati dell’Ospedale di Chieti
Tutti sull’attenti, volti contratti, silenzio composto, interrotto solo dal rombo dell’elicottero che volteggia intorno all’ospedale più volte e poi si ferma, come a simboleggiare un inchino per tutti quelli che sono là dentro. E’ stato denso di significato e di emozione l’omaggio reso questa mattina
dalle Forze dell’Ordine agli operatori e ai malati del “SS. Annunziata” di Chieti, in prima linea nell’emergenza Coronavirus.
Le pattuglie si sono allineate con i loro mezzi davanti all'ingresso principale, da dove hanno indirizzato il loro saluto al personale affacciato ai balconi e ad alcuni malati che hanno seguito dalla finestra l’intensa cerimonia.
All’iniziativa hanno preso parte la Sezione Radiomobile della Compagnia Carabinieri, le Volanti della Questura, la Polizia stradale, il Comando provinciale della Guardia di Finanza, la Polizia Penitenziaria, i Vigili del Fuoco, la Polizia locale, tutti di Chieti, e il Reparto Volo della Polizia di Stato di Pescara.
Solidarietà e partecipazione: questi i sentimenti espressi con il gesto voluto coralmente da tutte le Forze dell’Ordine, che hanno voluto testimoniare grande vicinanza a quel mondo oggi provato da una profonda sofferenza, che affligge chi è malato e chi è chiamato a prestare assistenza in condizioni davvero difficili. Un messaggio di profonda umanità, che lega gli “angeli della sicurezza” agli “angeli della salute”, uniti in un largo abbraccio.
Prima di congedarsi, hanno lasciato alla Direzione sanitaria una pergamena con questo testo: “Cari dottori, infermieri, personale sanitario, in un momento del genere non possono esserci lavori di serie A e B, ma solo collaborazione e rispetto reciproco. Per questo noi Forze dell’Ordine non solo ci impegniamo nel fare quotidianamente il nostro lavoro, ma vogliamo ringraziare anche voi tutti, medici, infermieri e operatori sanitari che quotidianamente vi sacrificate. Grazie! Uniti più che mai”.
Parole sincere, scritte su un foglio adattato a pergamena, stretto da nastrini adattati a tricolore e recuperati da una sarta. Semplicità da tempo di emergenza, che aggiunge ancora più autenticità al messaggio.