Coronavirus, Confindustria crea la filiera certificata
La produzione stimata di un milione di mascherine al mese da parte della Fater, è il risultato di un lavoro di squadra che non si ferma. Confindustria Chieti Pescara ha infatti predisposto un tavolo di lavoro permanente che ha favorito l’incontro tra imprenditori e l’attivazione di una task force per costituire
una filiera produttiva certificata per la produzione di dispositivi di protezione individuale. Insieme alla Fater, che produce la mascherina, ci sono le aziende che ne realizzano alcune componenti, come gli elastici, e ne permettono il confezionamento in speciali ambienti asettici. Un progetto che sta coinvolgendo l’intero Sistema Moda del territorio, come pure altre aziende attive in settori diversi.
“Ognuno di noi è chiamato a fare la propria parte mettendo in campo cuore, buon senso, responsabilità, competenza e tutto quanto si renda necessario per far fronte all’emergenza”, afferma Marco Belisario, Vice Presidente di Confindustria Chieti Pescara, “e così tutti insieme abbiamo messo in atto un piano d’azione per far sì che la macchina organizzatrice diventasse immediatamente operativa: abbiamo coinvolto Assolombarda, il Politecnico di Milano e un laboratorio accreditato dall’Istituto Superiore della Sanità, allo scopo di attivare i test di prova per certificare il materiale da utilizzare sull’efficacia di filtrazione batterica, la traspirabilità e il rischio biologico delle mascherine”.
La certificazione è stata un passaggio fondamentale per poter partire subito con la produzione delle mascherine, e presto anche con la realizzazione di altri fondamentali presidi di protezione. Nello stesso momento, la costituzione di un sistema integrato in rete e la grande disponibilità delle aziende associate ha fatto il resto. Ognuno sta partecipando attivamente a seconda delle proprie competenze, come la Dinamic Service di Mirko Basilisco.
“Nel nostro sito produttivo abbiamo una Clean Room, un ambiente asettico e sterile, dove possiamo confezionare in sicurezza le mascherine”, spiega Basilisco, “è per questo che mi sono messo in contatto con il commissario per l’emergenza Coronavirus Domenico Arcuri, e ho provato a unire le forze produttive di varie realtà abruzzesi che fanno parte del sistema Confindustria: ognuno con le proprie competenze e attrezzature si è messo a disposizione per soddisfare il fabbisogno nazionale, in questo modo abbiamo attivato una filiera all’interno di Confindustria Chieti Pescara”.
Nessun individualismo, Confindustria punta al bene comune e persegue questo fine con la consueta determinazione che definisce il mondo dell’impresa.
“Ringrazio il Presidente Silvano Pagliuca, il Direttore Generale Luigi Di Giosaffatte, tutte le aziende che hanno dato pieno appoggio all’iniziativa”, conclude Belisario, “da quelle iscritte alla Sezione Sistema Moda ad altre provenienti da settori diversi, in particolare, imprenditori e manager come Nicola Di Marcoberardino della Brioni, Annamaria e Loreto Di Rienzo della Bond Factory, Gabriel Pierre De Cecco della Mario De Cecco Confezioni, Luca Francia della Gea Fashion, Rita Annecchini di Pianeta Formazione, Mirko Basilisco della Dinamic Service, Carmine Cimini della Texol e Giovanni Teodorani Fabbri della Fater. Insieme stiamo dando le migliori risposte per il bene della nostra collettività e dell’intera nazione. Insieme ne usciremo, perché uniti si vince”.
Un’unione che si è concretizzata anche nell’istituzione di un Fondo di solidarietà a sostegno dei presidi ospedalieri delle due province. Una raccolta fondi a cui tanti associati hanno risposto senza indugio e con grande generosità, tanto che nell’arco di pochi giorni sono stati raccolti più di 180 mila euro per sostenere i bisogni delle Asl, di medici, infermieri e pazienti. Il fondo è aperto ed è possibile, per gli imprenditori che lo vorranno, continuare a donare sull’Iban IT17W0760115400000072036247, con causale “Erogazione Coronavirus tramite Confindustria Chieti Pescara”.