«Non c'è un drive in all’ospedale di Chieti, abbiamo agito in urgenza per dare la possibilità di fare i tamponi sul posto agli studenti e personale scolastico della città che ne avevano l’obbligo in quanto contatti di un positivo al Coronavirus»: interviene il responsabile del 118 di Chieti, Adamo Mancinelli, a spiegare il perché dell’affollamento
nel piazzale della postazione 118 dell'ospedale di Chieti.
«Si tratta di un'iniziativa adottata in una situazione di emergenza per fare fronte a una necessità - aggiunge - e dettata dalla volontà di limitare i disagi per le famiglie e stringere i tempi della diagnosi. Siamo impegnati quotidianamente in una corsa contro il tempo, perché per noi è fondamentale identificare e isolare i casi positivi più in fretta possibile, al fine di limitare la diffusione del contagio. A fronte di un caso positivo rilevato in un istituto, la nostra Asl si fa carico dell'esecuzione dei tamponi secondo la modalità che può risultare più agevole e immediata per gli studenti e le loro famiglie, evitando loro di recarsi ai drive in presenti sul territorio. E’ stato pertanto autorizzato in via eccezionale e temporanea l'invio degli studenti e degli operatori scolastici di Chieti al 118 dell'ospedale “SS. Annunziata”, che non è e non sarà una postazione stabile e regolamentata. Ma c'è da aggiungere che quando si è presentato anche qualcun altro, estraneo alla scuola, non è stato rimandato indietro dai nostri operatori, animati dalla volontà di accogliere una richiesta sempre e in ogni circostanza. Abbiamo ampliato il raggio dei tamponi fino a 1.400 al giorno in provincia di Chieti, gestiti attraverso la piattaforma Sm@rtTest che permette di inviare il risultato, non appena ufficializzato dal Laboratorio, alla persona interessata e al suo medico, perché per la Asl è prioritario contrastare la diffusione del contagio attraverso una capillare e intensa attività di test e di tracciamento. Fare presto e accogliere una richiesta che si fa via via più pressante è l’obiettivo di ogni giorno e pensiamo sia il modo più concreto per tutelare la salute delle persone e averne rispetto. Non c'erano cartelli né segnaletica nel nostro piazzale perché non era sede di un servizio strutturato, ma di un'attività temporanea rivolta al mondo della scuola. Quanto all’indicazione dell'orario che invece è stato specificato, è riferito alle modalità di accesso del personale dell'ospedale, da sottoporre a tampone per sorveglianza sanitaria cadenza periodica».
Sarà valutata, in caso di sopraggiunte necessità, l'eventuale attivazione di un’altra postazione drive in. Al momento restano attive, dal lunedì al sabato, quelle di Ortona (dalle ore 8 alle 16), di Atessa (dalle ore 8 alle 14) e di Gissi (dalle ore 8 alle 14).