Dpcm: chiarimenti Confartigianato su aperture nei centri commerciali e spostamenti tra comuni
"Le attività di servizi alla persona, tra cui acconciatori, estetiste e lavanderie, che si trovano nei centri commerciali possono lavorare anche nei giorni festivi e prefestivi e, in zona arancione, è consentito spostarsi al di fuori del territorio comunale per raggiungere il proprio artigiano di fiducia".
Lo afferma Confartigianato Imprese Pescara che prova a fornire un'interpretazione del Dpcm e che, "con spirito di collaborazione", chiede al Prefetto del capoluogo adriatico, Giancarlo Di Vincenzo, di voler fornire un chiarimento definitivo sulle due questioni.
L'associazione, in una nota inviata al Prefetto, sottolinea che "il Dpcm del 3 dicembre non individua specifiche restrizioni per le attività di servizi alla persona che operano in un centro commerciale rispetto a quelle che si trovano in un locale autonomo, per cui, a nostro avviso, esse possono lavorare nei giorni festivi e prefestivi".
Citando i contenuti del decreto, infatti, Confartigianato spiega che i passaggi relativi alle chiusure "si riferiscono testualmente ed in via esclusiva alle sole attività di vendita al dettaglio e non anche alle attività di servizi alla persona che sono attività artigiane. Appare, pertanto, chiaramente delimitato l’ambito di applicazione dei divieti relativi ai centri commerciali, che non devono essere oggetto di interpretazioni estensive, essendo disposizioni che limitano la libertà di iniziativa economica, tutelata costituzionalmente".
Per quanto riguarda le restrizioni previste dalla zona arancione, secondo l'associazione "lo spostamento del cliente per recarsi presso il proprio 'artigiano di fiducia' è consentito anche al di fuori del comune di residenza qualora sia motivato da una situazione di necessità. Tale qualificazione, per quanto riguarda le attività 'consentite' - rileva Confartigianato - è peraltro effettuata a monte dal Legislatore che ne ha appunto considerato opportuna la prosecuzione. Qualunque interpretazione differente renderebbe del tutto discrezionale la valutazione della 'necessità' dello spostamento, svincolandola da qualsiasi dato normativo e rimettendola di conseguenza all’arbitrio del singolo accertatore.
Illustrando le interpretazioni prevalenti, Confartigianato Pescara chiede al Prefetto di "voler chiarire alle amministrazioni e agli organi di controllo che è del tutto legittimo per gli artigiani lavorare nei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi" e che "è del tutto legittimo recarsi anche fuori dal proprio Comune per rivolgersi ai propri artigiani di fiducia seppure muniti di regolare autocertificazione".