Covid-19, in provincia di Chieti vaccinazioni negli ambulatori dei medici di famiglia
E’ ancora più facile da oggi vaccinarsi contro il Covid-19 in provincia di Chieti: l'Azienda sanitaria locale ha infatti messo a disposizione dei medici di famiglia 12mila vaccini da utilizzare entro il 1° luglio per le prime dosi dei propri assistiti o, anche, degli assistiti degli altri medici di medicina generale.
Si tratta di 3mila dosi di Johnson & Johnson, 4mila Pfizer e 5mila AstraZeneca. Per il prossimo mese sarà organizzata un’ulteriore distribuzione di vaccini da somministrare negli ambulatori dei medici.
Il direttore generale della Asl Lanciano Vasto Chieti, Thomas Schael, fa appello ai medici di medicina generale affinché aderiscano alla campagna di vaccinazione, ma anche ai sindaci: «Queste settimane sono determinanti per il successo della campagna vaccinale e per la salute dei nostri cittadini - ha scritto Schael in un messaggio rivolto ai primi cittadini -. Siamo arrivati al 55% di prima dose. Per settembre dobbiamo essere tutti vaccinati per riprendere scuola e lavoro in sicurezza. Dobbiamo agire subito anche per la minaccia delle varianti che si stanno diffondendo in Italia, a partire dal ceppo denominato delta. È prudente da parte nostra portare avanti le vaccinazioni in un momento in cui la viralità è bassa. Abbiamo siglato un nuovo accordo con i medici di famiglia affinché si possa vaccinare anche nei loro studi. Vi prego di farlo sapere ai vostri cittadini e di interagire con i medici di medicina generale del vostro Comune anche per informare i loro assistiti, chiarendo eventuali dubbi e incertezze sulla vaccinazione Covid-19».
L'obiettivo è riportare la vaccinazione della popolazione nelle sedi istituzionali e ridurre l'afflusso di persone nei palazzetti finora utilizzati, restituendoli prima possibile alla disponibilità degli stessi sindaci e delle comunità locali. Con l'arrivo della zona bianca, infatti, stanno riaprendo le attività sportive, ricreative e l'insegnamento universitario, con la conseguente necessità di riconquistare spazi per la normalità della vita quotidiana.