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La Clinica pediatrica dell’ospedale di Chieti, organizza un seminario su “La vaccinazione Covid-19 nei bambini”

Mercoledì 29 settembre 2021, alle ore 15.00, la Clinica pediatrica dell'Ospedale di Chieti, diretta dal professor Francesco Chiarelli, ordinario di Pediatria all'Università di Chieti-Pescara, organizza un seminario on line su “La vaccinazione Covid-19 nei bambini”. 

Obiettivo del seminario è di fare il punto sulle indicazioni e controindicazioni attuali della vaccinazione anti Covid-19 nella popolazione pediatrica e adolescenziale, ripercorrendo brevemente le tappe dello sviluppo dei vaccini, l'arma più efficace e a basso costo di cui disponiamo per contrastare le epidemie. 

A partire da fine maggio di quest'anno, con l’estensione dell’indicazione alla vaccinazione Covid-19 ai ragazzi fra i 12 e i 18 anni da parte dell'Agenzia europea dei medicinali (Ema) e dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), anche l'Italia ha potuto intraprendere la vaccinazione rivolta agli adolescenti. 

I vaccini al momento autorizzati hanno dimostrato di avere un ottimo profilo di sicurezza ed efficacia, anche negli adolescenti.

Obiettivo della campagna vaccinale è di raggiungere un'elevata copertura per poter ridurre drasticamente la circolazione del virus e lo sviluppo di varianti e, quindi, prevenire efficacemente l'insorgenza di patologia grave e di decessi.

Anche se attualmente, in Italia, la curva dei contagi sta lentamente decrescendo per tutte le fasce di età, segno positivo di efficacia dei vaccini, per quella tra 0 e 12 anni, per la quale non è prevista la vaccinazione, si riscontra un significativo e preoccupante aumento dei casi. 

Inoltre, dalla seconda decade di luglio si è osservato un aumento, in percentuale, dei casi e dei ricoveri anche nelle fasce di età più giovani (bambini di età inferiore a tre anni).

Naturalmente le motivazioni che dovrebbero spingere alla vaccinazione sono quelle di evitare ai nostri ragazzi di contrarre la malattia che, seppure decorra in gran parte dei casi in maniera asintomatica o paucisintomatica, può presentarsi con forme più gravi, come ad esempio la MIS-C, un quadro grave caratterizzato da infiammazione multi-sistemica e di cui attualmente in Italia si contano circa 350 casi, molti dei quali hanno richiesto il ricovero in rianimazione. Un’altra grave conseguenza della infezione da Sars-CoV-2 (denominata Covid-19) è la miocardite.

È importante, pertanto, incentivare i genitori e gli operatori sanitari a effettuare il prima possibile, senza esitazioni, la vaccinazione anti Covid-19, anche dei ragazzi, non dimenticando di informare in maniera chiara sulle controindicazioni e sulle eventuali reazioni avverse che possono presentarsi a seguito della vaccinazione, senza creare inutili allarmismi o alimentare teorie assurde di negazionismo. Entro ottobre l’Ema approverà l'uso del vaccino anche nei bambini da 5 a 12 anni, permettendo di vaccinare i bambini di questa fascia di età.

In questo senso, la posizione della Società italiana di pediatria, del cui Consiglio direttivo il professor Chiarelli fa parte, è molto chiara in favore, senza se e senza ma, della vaccinazione anti Covid-19 nei bambini.

Nota a cura della Clinica pediatrica 

dell'ospedale di Chieti

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