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Un'auto medica per l'Alto Vastese Schael prende impegni con i Sindaci per dare più assistenza

Mi faccio carico personalmente di garantire l’assistenza necessaria ai paesi  dell’Alto Vastese, affinché l’idea di abbandono scompaia dalla percezione comune”.

Questo l'impegno assunto dal Direttore generale della Asl Thomas Schael davanti ai sindaci del territorio incontrati nella sala consiliare di Gissi, guardando al presente e agli interventi possibili e con un occhio al futuro più immediato. 

La soluzione prospettata per garantire il soccorso in emergenza, superando la carenza di medici specialisti da poter reclutare, è l’auto medica, un veicolo leggero e veloce utilizzato per portare laddove serve un’équipe sanitaria con competenze avanzate e la dotazione di attrezzature necessaria. Il mezzo ha dimensioni ridotte rispetto a un’ambulanza perché si tratta di una station wagon oppure un Suv, caratterizzato da maggiore agilità, che consente di raggiungere con maggiore rapidità anche i luoghi più impervi, e da grande versatilità. Infatti può intervenire sia a supporto dei mezzi di soccorso di base che per prestare assistenza a un paziente che poi non debba essere trasportato in ospedale. Schael ha già dato mandato per l’acquisto all’unità operativa “Acquisizione beni e servizi”  d’intesa con il responsabile del 118 per strutturare l’allestimento del fuoristrada attrezzato. 

“Si tratta di una scelta che privilegia il soccorso avanzato - ha sottolineato il Direttore - e ci permette di garantire l’assistenza con una modalità diversa ma molto efficiente rispetto all’ambulanza medicalizzata, i cui turni sono diventati impossibili da coprire per la difficoltà estrema a reperire specialisti in medicina d’urgenza, diventati ormai una rarità”. 

Non è stato trascurato il tema dell’assistenza sanitaria di base, con una risposta che passa attraverso un asse Gissi-Castiglione Messer Marino, che integra operatori e funzioni per evadere la domanda di prestazioni senza duplicare i servizi. La chiave di volta è nella replicazione del “modello Casoli” realizzato da Fioravante Di Giovanni che ben conosce l’Alto Vastese per precedenti esperienze, e che si è detto disponibile a dare il proprio contributo per realizzare una Casa della Comunità, supportata dalla telemedicina, e dotata di équipe multiprofessionale, presenza di  medici per 12 ore su 6 giorni della settimana, e dell’infermiere di famiglia, figura strategica per garantire continuità all’assistenza e la gestione integrata delle patologie croniche. Sarà dato nuovo impulso anche all’ospedale di comunità, grazie alla ristrutturazione del primo e secondo piano del Pta di Gissi con i fondi del Pnrr, stimati in 1 milione di euro.  Per la stessa struttura altri 40 mila euro sono stati previsti nel piano investimenti per l’acquisto di attrezzature per le attività ambulatoriali. Non manca la previsione di adeguamenti per 500 mila euro per il Distretto di Castiglione Messer Marino. 

“In questi mesi abbiamo incontrato difficoltà oggettive nel reperire medici destinati all’Alto Vastese - ha concluso Schael - ma la sanità in questi territori non è stata mai persa di vista dalla Direzione Asl. La nostra attenzione è massima, così come l’impegno, una volta esaurita la pandemia, a destinare alle aree interne il personale assunto per far fronte all’emergenza”.