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storia sinistra

Di Rito chiede unità

La Coalizione di centro-sinistra attuale, espressione di una Legge elettorale NON MAGGIORITARIA, divisa e litigiosa, esprimendo ben tre Presidenti del Consiglio non è riuscita a varare provvedimenti di vitale importanza per il Paese.

La crisi costante all’interno del PD, divenuta insanabile con l’esisto referendario costituzionale del 4.12.2016 ha portato il Parlamento in fibrillazione che, per approvare la nuova  legge elettorale si è fatto ricorso al voto di fiducia. In questo clima, pure quelle cose buone fatte dal Governo non sono state recepite dall’opinione pubblica bombardata, attraverso stampa e Televisioni sui fatti interni del Partito Democratico determinando nel Paese reale uno stato di confusione e di incertezze complice anche la dichiarazione di Matteo Renzi di lasciare la politica in caso di sconfitta sul Referendum. Nei fatti, si è creato un coacervo di forze eterogenee che invece di votare sui contenuti referendari si sono alleate tra loro solo per mandare a casa Renzi e colpire al cuore il PD e tornare subito alle elezioni. Nasce il Governo Gentiloni e, Renzi che pure si era dimesso, viene rieletto segretario dal popolo del PD in modo plebiscitario. In questo contesto si consuma la scissione interna al PD e nasce il MDP (Movimento democratico Progressista).

Personalmente da ex-segretario del PCI militante di sinistra ho una sola certezza: Senza il PD non esiste un vero e organico CSX, e, contro il PD può esserci solo un Governo di centro-destra con il ritorno di Berlusconi.   

Per le elezioni politiche del 2018, nell'interesse del Paese, è necessario dare vita ad una coalizione ampia di tutte le Forze che fanno riferimento al centro sinistra senza populismi e demagogie capace di rinnovare finalmente la politica e costruire una società più civile, progressista e riformista.  Per un forte e coeso Centro-sinistra si deve  fare perno sulle coscienze delle persone, in modo particolare sui giovani, che intendono la politica di servizio.  Le persone si cambiamo mentre le macchine e i sistemi obsoleti si rottamano. 

La coalizione ha assolutamente bisogno della sinistra, ma, di quella moderna che guarda avanti. Per questo con coraggio e determinazione bisogna lasciare per sempre fuori dal progetto la pseudo-sinistra demagogica e rancorosa e i tromboni tipo D'Alema e soci che, in preda perenne al proprio "Io dannunziano" hanno fatto perdere al Paese 20 anni. Non si può dimenticare che con segretario Bersani il PD ha eletto, anche con voti di fiducia, MONTI e FORNERO. 

Si deve dire basta con le palestre oratorie delle televisioni e dei salotti borghesi. Basta con i soloni del palazzo sempre contro i veri cambiamenti sociali ed economici, tesa solo a conservare le rendite di posizione e i privilegi. Si prenda atto che un pezzo di secolo è volato via senza una vera grande riforma.   Basta anche con la politica Vecchia e conservatrice dipendente dai Tribunali e PM e dal sindacalismo arretrato e arroccato su sé stesso. Il Paese ha bisogno di un Sindacato nuovo che oltre a tutelare i diritti dei lavoratori sia propulsivo per determinare condizioni di nuovi posti di lavoro. L'Italia nel mondo è conosciuto come il bel Paese. Facciamola diventare una Nazione di cui essere orgogliosi e che possa guardare all'Europa per essere protagonisti e non sudditi.

Donato Di Rito