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Una sconfitta annunciata

L'anno scorso scrissi: il Csx  diviso a San Salvo e ancora più diviso a Roma. Mentre il Paese soffre, nel PD divisioni e litigi aumentano. Matteo Renzi, invocato come uomo della provvidenza solo 5 anni fa, ha una visione della società moderna ed europeista, e, quindi

lontana dai sentimenti, culture popolari,  dalle paure e preoccupazioni delle famiglie (Migranti, Sicurezza, dominio Merkel, legge Fornero, Giustizia, disoccupazione). La fronda interna, composta per lo più dai vecchi soloni della politica comunista, per contrastare la sua ascesa, lo mette sulla graticola accusandolo di essere distante dalla sinistra (come se le unioni civili, lo Ius soli, il dopo di noi e le riforme fossero di destra).          

Un grave errore Renzi lo commette: NON SI PUÒ GOVERNARE con un continuo braccio di ferro con una parte importante del PD che ha  ancora tante ramificazioni sul territorio. Quel suo modo deciso di guidare il Partito  lo fanno apparire autoritario (un solo uomo al comando).  Quella sua voglia di essere rassicurante e modernista, di parlare veloce e sicuro di vaccini, della buona scuola, Jobs act, art. 18, Canone Rai, sostegno alla famiglia e ai migranti, e di una Italia bella, accogliente e moderna. Quel suo voler cambiare, modificare, rottamare, trasformare, guardare troppo in alto contrasta e di brutto con coloro che nel PD volevano salvaguardare la rendite di posizione e con  la realtà  delle famiglie italiane che vivono  male  il presente ed hanno paura del futuro. Associano Renzi a Berlusconi. Loro vedevano una Nazione in crescita la gente invece vive peggio degli anni passati. Gli avversari politici, i giornalisti faziosi, i nemici interni riescono a far passare nell’opinione pubblica che Renzi e il PD siano contro gli italiani,  amici delle banche e dei Poteri forti e che, addirittura organizzi, attraverso le Cooperative amiche, l’arrivo dei migranti.  Questo coacervo di situazioni mediatiche, lo fanno diventare uno zimbello e quindi diventa “un bamboccione stupido e viziato”.  Matteo Renzi, che pure è  preparato fa "harakiri". Sfida tutto e tutti e annuncia con tracotanza: Se perdo il Referendum Costituzionale lascio anche la politica.  L’opposizione interna, pure di mandarlo via, invece di votare come il Partito  si allea con gli avversari e  vince il NO. Il Paese perde un’occasione di cambiamento e rinnovamento  ma molti compagni esultano convinti di averlo sconfitto.  A fronte di questo risultato,  si dimette ma torna subito  al comando. Così facendo gli avversari hanno buon gioco per denigrarlo e il dissenso interno esplode e quel "cordone ombelicale" di cui si faceva scudo si frantuma  fragorosamente. Con umiltà e senso di responsabilità avrebbe dovuto lavorare per recuperare l'unità del Partito. Non ci riesce (con lui non era  più possibile) e Grasso, Bersani, Boldrini e (l'acerrimo nemico) D'Alema se ne vanno e fondano un nuovo partito solo prima delle elezioni. Grillo e i dirigenti del M5stelle, grazie alla rete internet e a una maggiore  presenza  nelle piazze, vanno avanti su una  linea vincente. La responsabilità di TUTTI I MALI della Società italiana sono dei politici e delle caste a loro collegate del Governo PDIDIOTA e di Renzi.  
Non parlano mai dei guasti prodotti anche dai vizi degli italiani (i furbetti, gli assenteisti, i truffatori, i malati immaginari, i falsi invalidi,  gli sfruttatori, i palazzinari, gli abusivi,  le mafie, la camorra, l'illegalità, gli irregolari, la  delinquenza  singola e  organizzata).  Come se queste centinaia di tentacoli, che pure contribuiscono ad affossare il sistema Paese,  non esistessero.
Neppure il cdx parla di queste cose (come potrebbero con Bossi e Berlusconi).  Salvini gioca tutto: Sulla sicurezza, le tasse  e prima gli italiani. Le immagini che passano  in TV e sui social sono eloquenti. Migranti che vivono in Hotel e nel lusso  e i poveri rovistano nei cassonetti mentre nelle zone terremotate si soffre e si muore abbandonati. 
Per gli  elettori, anche di sinistra, la misura è colma. Le responsabilità sono del CSX è del Governo.  Per  conseguenza Il PD e LEU vanno incontro ad una sconfitta di proporzioni catastrofiche. Il popolo di Centro-sinistra (ex-comunisti ed ex-democristiani) che pure aveva consegnate “le chiavi dell’Italia” al PD,  Il 4 marzo 2018, nella cabina elettorale,  vibra una protesta forte tsunamica abbracciando in concreto la linea del M5stelle  e del Cdx.  In questa campagna elettorale, ancora di più delle comunali 2017, decine di compagni che erano stati dirigenti di sezione, scrutatori e rappresentanti di lista per Il PCI, con rabbia mi dicevano: Voto al m5stelle. La sinistra deve fare uno "scoppio" che si deve sentire forte. Più si evidenziavano le contraddizioni del M5stelle e più si incazzavano. Invece i democristiani confluiti nel PD mi dicevano rassegnati: Ho cambiato "l'occhio per la coda". Voto a Salvini e me ne torno nel CDX  (come se accogliere esseri umani che scappano da fame, miserie e guerra non fosse figlia di quella solidarietà internazionale tanto cara alla sinistra) 
Chi ha detto che Beppe Grillo è  solo un attore comico non ha capito niente. Beppe è il più grande stratega italiano degli ultimi 15 anni. Ha costruito un capolavoro. Facendo leva sulle emotività delle masse ha scagliato la rabbia popolare contro la casta  politica rea anche di non rinnovarsi mai. Qualora come si auspica da milioni di persone la politica e il Palazzo cambieranno lo si deve alla sua intuizione e al suo impegno. Se in Parlamento ci saranno decine di volti  nuovi  al servizio del popolo è merito suo. 
Renzi molte cose le aveva capite ma non è riuscito a incidere per quello che era necessario. Ha fatto poco e nella comunicazione televisiva   è stato un disastro. Negli incontri pubblici osannato dai fedelissimi ma fischiato,  deriso e maltrattato.    Avrebbe potuto   passare alla storia per essere stato  il Politico “più verace, sanguigno e rinnovatore degli ultimi 15  anni”. Invece la gente lo ha coperto di insulti e odiato e lo ricorderà per come è stato bollato: IL PINOCCHIETTO DI FIRENZE.   Il PD (per incapacità)  e LEU (per tradimento o ravvedimento tardivo) hanno meritato di perdere.

Adesso è arrivato il momento di ripartire con umiltà dai problemi reali per ricostruire un vero CSX. Le idee-guida che animavano i prima passi del PD sono ancora validi. I protagonisti invece no.  Coloro che avevano avuto tutto, ONORI, GLORIA, POTERE, PRESTIGIO, sono riusciti a dilapidare un patrimonio storico, umano e culturale e non hanno neppure chiesto scusa.  A San Salvo il colmo: Sono riusciti a litigare anche dopo 5 anni di opposizione.  Il popolo ha fatto bene. Nel 2017 ha votato la Magnacca e nel 2018 M5stelle. Ora il CSX apra le porte a tutti anche al m5stelle  e affronti i problemi reali del Paese. Non facciano l’errore storico del PCI quando fece una dura opposizione a Bettino Craxi che fu il primo Presidente socialista  del Consiglio. Rispetto al governo M5stelle il ruolo del PD è all’opposizione ma quella costruttiva. Quando ci saranno da votare leggi a favore del Popolo si dissoci dal Cdx e attraverso il voto favorevole o l’astensione si provi a cambiare e rinnovare la Società italiana e  determinare le condizioni nazionali, regionali  e locali per guardare al futuro in modo diverso dal passato.

Donato Di Rito