Regolamento per le attività musicali: le critiche del Pd
È stato approvato ieri pomeriggio, nel corso della seduta consiliare, il regolamento per la disciplina dell’attività musicale presso i pubblici esercizi di intrattenimenti, pubblici spettacoli e trattenimenti temporanei. Un regolamento approvato che prima di tutto
non ha tenuto conto delle esigenze e delle richieste dei commercianti vista la mancanza di un incontro da parte dell’amministrazione comunale con gli stessi commercianti e con le associazioni di categoria.
Riteniamo però che un’amministrazione comunale che afferma con convinzione la forte vocazione turistica della nostra città –come ribadito dall’assessore Marcello- ma che poi non interpella quanti “lavorano” e si “adoperano” affinché questa vocazione turistica venga espletata pienamente, non sia poi così certa come affermano.
Fermo restando e concordando con quanto affermato dalla Sindaca Magnacca che si tratti di un regolamento “delicato” visto:
- il diritto alla salute e al riposo dei turisti e dei residenti locali;
- il diritto dei commercianti di “lavorare” organizzando eventi, manifestazioni ed intrattenimenti musicali all’interno delle proprie attività sia per la promozione, lo sviluppo e l’immagine della propria attività (e di quella della propria Città) nonché per l’introito economico ad essa legata;
un buon amministratore ha però il dovere e l’onere di proporre suggerimenti e/o soluzioni pratiche affinchè entrambi i diritti siano tutelati. Credere nello sviluppo turistico della propria città significa anche assumersi l’onere –a volte anche economico- di predisporre misure alternative affinchè gli intrattenimenti musicali possano svolgersi nel rispetto delle Leggi (non superando cioè i decibel previsti).
Come? Fornire ad esempio i locali di pannelli insonorizzati da posizionare all’esterno dell’attività in modo da tutelare il diritto alla salute e al riposo dei turisti e il diritto dei commercianti di svolgere intrattenimenti musicali.
Sviluppare vuol dire investire. Le attività lo fanno (o meglio lo vorrebbero fare). E l’amministrazione comunale invece cosa fa?
Solo chiacchiere e niente fatti. Ecco questo che fa.
Approva un regolamento che, come si suol dire, “da un colpo al cerchio e una alla botte”, che non tutela dunque nei fatti e pienamente né l’uno né l’altro diritto.
Un regolamento che, così approvato, “scoraggia” i commercianti ad investire organizzando eventi ed intrattenimenti.
Altra cosa che riteniamo assurda è che il regolamento approvato permette di “far baldoria” (come affermato dall’Assessore Marcello) fino alle 2,30 di notte senza però poi avere le Forze dell’Ordine locali –cioè la Polizia Municipale per intenderci- che possano controllare affinchè i limiti di decibel e gli orari regolamentati siano rispettati perché gli stessi sono FUORI SERVIZIO.
E cosa ancor più assurda è che viene delegato a loro il controllo del rispetto dei decibel senza però essere provvisti di un fonometro (di un misuratore cioè del livello di pressione acustica). Un controllo dunque che, quando effettuato nel loro orario di servizio pubblico, viene lasciato “all’orecchio” dell’agente di polizia e dunque ad un”secondo me si”, “secondo me no”.
Dunque, per le questione suesposte, l’amministrazione comunale ha approvato ieri, con i soli voti della maggioranza, un regolamento all’acqua di rosa!
Altra doverosa considerazione. Il consigliere Gennaro Luciano nel suo intervento ha chiesto e proposto una rivisitazione del “regolamento di zonizzazione acustica”, risalente tra l’altro al 2008.
In merito a questo la sindaca Magnacca si è detta favorevole a tale rivisitazione ma ha ribadito che, visto il mese in cui ci troviamo, e dunque in prossimità dell’estate, non è possibile effettuare tale rivisitazione visto che i tempi necessari per tale riesame, sono lunghi e andrebbero dunque a ledere la stagione estiva.
Chiediamo: “Vista la sua concordanza in merito, nei sei anni addietro di amministrazione della nostra città cosa ha fatto per attuare ciò?”. NULLA!
La verità cari cittadini, è che uno sviluppo serio della nostra Marina da parte dell’amministrazione comunale non c’è, non c’è mai stata e mai ci sarà!
Ultimo punto. La legge afferma che “le manifestazioni temporanee non possono essere organizzate in un sol punto della città, ma devono essere ubicate in diversi luoghi della Marina e suddivise in maniera equa”.
Facciamo notare come lo scorso anno su 45 eventi, 37 sono state organizzati in Piazza Colombo e solo 8 sul Lungomare Sud. Di queste 8 poi tra l’altro se ne sono svolte solo 3 perché le restanti sono state spostate il Piazza Colombo.
L’amministrazione comunale dunque ed in maniera palese, non ha rispettato la legge. Una legge che riteniamo che qualora venisse applicata correttamente permetterebbe una promozione ampia di TUTTA la nostra città e non, come avviene da diversi anni ormai, della sola Piazza Colombo.
È questa l’ennesima dimostrazione di inefficienza e superficialità da parte della nostra amministrazione comunale di gestire ed amministrare San Salvo e di promuovere e sostenere fattivamente la vocazione turistica in cui tanto credono!
Infine. Sull’approvazione del testamento biologico votato all’unanimità dal Consiglio Comunale sul quale la sindaca Magnacca ha affermato come lo stesso sia stato un “documento fortemente voluto dall’Amministrazione comunale che ha beneficiato del lavoro svolto dai consiglieri in commissione Affari generali” e che “l’approvazione di questo regolamento è un passo importante compiuto dal nostro Comune”, sottolineiamo come questo sia stao possibile solo grazie al lavoro del Governo Nazionale a guida PD (tanto accusato di non aver fatto nulla!).
La sindaca Magnacca continua dunque a prendersi in toto meriti che non sono suoi ma che sono solo frutto di un lavoro di un deputato locale di Governo Pd.
Pd San Salvo