L'intervento di Marchese su attraversamento pista ciclabile su SS 16
A riflettori spenti credo sia necessario fare qualche riflessione su quanto avvenuto negli ultimi giorni nella nostra città.
Una dipartita lascia sempre un vuoto e ancor di più se avviene in un tragico incidente.
In un mio post precedente, oltre ad esprimere cordoglio alla famiglia del Dottor Festa (che rinnovo) avevo anche scritto che sarei tornato su questa vicenda.
Non posso esimermi dal fare alcune considerazioni che possano servire quantomeno ad evitare il ripetersi di altri tragici eventi.
In consiglio comunale e in più occasioni come opposizioni avevamo sostenuto che in quel posto bisognava (e bisogna) realizzare un ponte, purtroppo non siamo stati ascoltati.
All'dea iniziale della maggioranza di costruire un sottopasso che sarebbe stato alquanto pericoloso per la presenza di acque sorgive e a causa di allagamenti frequenti in quella zona, la stessa ha scelto la soluzione peggiore, cioè quella di far attraversare la statale 16.
Decidendo di realizzare delle strisce pedonali per l'attraversamento della statale è stato evitato che l'Anas negasse l'autorizzazione ad una intersezione con una pista ciclabile.
Questa soluzione ad oggi ha già prodotto diversi incidenti fino ad arrivare all'ultimo di natura mortale.
Abbiamo appreso che la Magistratura ha aperto un inchiesta su questa vicenda è ci auguriamo che faccia piena luce su eventuali negligenze e responsabilità.
Nel frattempo, il Sindaco e l'amministrazione comunale hanno il compito e il dovere di garantire l'incolumità e la sicurezza dei cittadini, realizzando un ponte per evitare che altri tragici eventi possano ripetersi.
Questo è il miglior modo per onorare chi ha perso la vita.
Gabriele Marchese