L’ Amiternina condanna il San Salvo alla retrocessione “diretta”
Una giornata a tinte cupe per la squadra di Gelsi e per i tifosi biancazzurri. Nell’ultima giornata di campionato, il San Salvo ha subìto due legnate dalle quali difficilmente rinsavirà. Con la sconfitta di Scoppito, la retrocessione in Promozione è stata inevitabile.
Otto anni fa fu retrocesso in promozione, ma fortunatamente ottenne il ripescaggio. Quest’anno è andato di volata promozione, senza mai riuscire ad agganciare il carro dei play out. Per la squadra biancazzurra è stata una stagione catastrofica. La retrocessione diretta è stata una dura condanna per tutta la città. La peggiore condanna per una squadra che in 50 anni di calcio era riuscita ad onorare la maglia biancazzurra. La difesa colabrodo e la società inesistente sono stati i punti deboli che hanno fatto scendere la squadra nelle zone basse della classifica. Il portiere Cialdini ha fatto miracoli, eppure 69 palloni sono penetrati nella rete. Il cambio di quattro allenatori è stato più che deleterio. Suero pur non avendo maturato tanta esperienza nei campi d’Eccellenza, avrebbe sicuramente portato la squadra ad un gradino più alto. La società biancazzurra è sparita man mano dall’ orbita calcistica. “Un solo uomo al comando” cosa poteva fare. Ormai le parole sono più che inutili. La squadra salvanese dopo gli ottimi campionati disputati in passato, è precipitato in basso. Da ora in poi, i problemi saranno ben altri. Dopo la forte delusione della squadra biancazzurra, riuscirà a formarsi una nuova società biancazzurra? Da parte nostra stentiamo a credere.
Michele Molino