San Salvo - News

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Marcia della Pace, per un grande sì alle libertà e alla pace

Un lungo colorato e rumoroso serpentone ha attraversato la città per gridare il no alla guerra e un sì ancora più grande alla pace aperto dal suono del Complesso bandistico Città di San Salvo.

Questa mattina a San Salvo, per iniziativa del sindaco Emanuela De Nicolis e dell’Amministrazione comunale, si è svolta la XVIII edizione della Marcia della Pace

da un’idea dell’allora assessore Domenico Di  Stefano e riproposta per dieci anni dall’ex sindaco Tiziana Magnacca. 

Presenti tutte le scuole di ogni ordine e grado dell’Istituto omnicomprensivo Mattioli - D’Acquisto  e dell’Istituto comprensivo Rodari,  e i bimbi degli asili Bimbo 2000, il Mondo di Nanà e il Mondo che vorrei.

Tanti gli striscioni portati in corteo, con tantissime bandiere color arcobaleno, partito da Piazza della Pace per attraversare via Istonia, la villa comunale, via Roma per giungere sino a Piazza San Vitale dove la manifestazione ha avuto inizio con un flash mob della scuola di via Verdi del Comprensivo Rodari.  

Il sindaco De Nicolis nel suo intervento è partita dalla guerra in corso nel cuore dell’Europa, che potrebbe generare un’escalation mondiale, per poi riflettere sulla pandemia  parlando “di questa generazione chiamata a vivere momenti drammatici, di dolore e sofferenza”.

Il sindaco ha voluto richiamare l’attenzione su quanto sta accadendo con le immagini che da mesi arrivano ogni giorno nelle nostre case ci danno la perfetta dimensione del dramma che si sta consumando in Ucraina.

Al di là delle ragioni storiche e politiche contano i fatti: sul campo restano i morti, il dolore, la distruzione, la sofferenza di milioni di persone, molte delle quali hanno dovuto lasciare la loro terra, le loro case, i loro affetti per tentare di salvarsi.

“Non possiamo far finta che non stia accadendo nulla – ha aggiunto – e dobbiamo stare attenti e riflettere cosa vogliano dire la libertà e la democrazia. Se oggi possiamo dire di vivere in un paese libero e democratico lo dobbiamo ai nostri bisnonni che hanno combattuto per fare affermare questi valori di cui tutti ne godiamo i benefici”.

Il sindaco di San Salvo parlando di libertà ha voluto menzionare quanto sta accadendo in queste settimane in Iran: “Non posso non menzionare le donne iraniane che con forza stanno combattendo mettendo a rischio la propria vita personale per combattere quello che per noi è la normalità.  Stanno combattendo per i diritti e la libertà e che ha visto una giovane donna morire per alcune ciocche di capelli uscite dal velo, un gesto in contrasto con una legge vigente sull’obbligatorietà per tutte le donne residenti e straniere”.

Infine ha ricordato i valori sanciti dalla nostra Costituzione e in particolare che l’Italia ripudia la guerra con un invito a prestare attenzione ai deboli nel rispetto di tutti affermando: “Sì alle libertà, sì alla pace, no alle guerre, no ai soprusi”.

L’assessore alle Politiche sociali Gianmarco Travaglini ha rivolto un grazie quanti hanno partecipato, a tutte le associazioni cittadine, ai parroci don Beniamino Di Renzo e don Raimondo Artese, i dirigenti scolastici Annarosa Costantini e Vincenzo Parente e l’assessore comunale di Vasto Anna Bosco.

Hanno preso la parola il sindaco baby Sara Taraborrelli, il consigliere comunale dei ragazzi Antonio Spenza, le studentesse della 3 sezione B del Liceo scientifico Scienze applicate Alessia Antenucci e Michela Di Vincenzo.

Presenti il presidente del Consiglio comunale Tiziana Magnacca, la giunta comunale e i consiglieri di maggioranza e minoranza.

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