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Distretto Sanitario di San Salvo, il sindaco Magnacca e il presidente Spadano denunciano le carenze di personale

SAN SALVO | Situazione al Distretto Sanitario di San Salvo, il sindaco Tiziana Magnacca e il presidente del Consiglio comunale Eugenio Spadano scrivono al direttore generale

dell’Asl Lanciano-Vasto-Chieti Pasquale Flacco, all’assessore regionale alla Sanità Silvio Paolucci e al presidente della Commissione Sanità del Consiglio regionale Mario Olivieri per denunciare le carenze di personale, di attrezzature e della struttura.

Circa 15 mesi or sono abbiamo avuto il piacere di discutere in una seduta di Consiglio Comunale, alla vostra presenza, sulle problematiche che riguardavano il Distretto Sanitario di San Salvo. Avevamo posto all'attenzione delle SSLL le riflessioni riguardanti la carenza di personale amministrativo e sanitario, di attrezzature e della struttura che ospita il DSB di San Salvo.

Contestualmente avevamo posto alla Loro attenzione il disagio della cittadinanza che affluisce al DSB, sia di San Salvo, che dell'entroterra Sansalvese, sia in territorio abruzzese che molisano, in ordine alla carenza suddetta e avevamo rappresentato alle SSLL la necessità di riportare la nostra Struttura sanitaria Territoriale al livello di dignità operativa che meritano, sia i cittadini che ne fruiscono, sia il personale che in esso vi opera.

Ad oggi, la situazione del DSB di San Salvo, acquisita una unità di personale amministrativo al CUP, una unità allo sportello di scelta-revoca del medico curante, l'urologo ad ore e il ginecologo una volta alla settimana, oltre che un ecografo, utilizzato solo dallo specialista urologo, non ha registrato ulteriori passi avanti, anzi.

È da sottolineare, infatti, la sottoutilizzazione, con riduzione di prestazioni e di sedute, dell'ambulatorio di RMN articolare, che ha visto più che dimezzati gli esami, rispetto all'anno precedente, costringendo gli utenti a rivolgersi alle strutture private, o a quelle accreditate del vicino Molise, così come della radiologia tradizionale, ridotta da 5 a 3 sedute settimanali. È da rimarcare l'assoluto non utilizzo di n. 10 ore settimanali dello specialista odontoiatra, per mancanza di ogni tipo di attrezzatura, con la presenza inoperativa dello stesso, che di fatto assicura solo la sua presenza fisica, non potendo fare altro.

Inoltre il servizio materno - infantile è ancora carente di assistente sociale, e come non rimarcare l'assenza di uno specialista psicologo e psichiatra ambulatoriale, oltre che di attrezzature, quale una camera silente per Lo specialista otorino, visto che nemmeno l'ospedale di Vasto ha la possibilità di utilizzarlo, per mancanza di personale tecnico. Alcuni servizi territoriali, quali il PUA e l'UVM, necessari per l'autorizzazione di ricoveri presso strutture per anziani, o per trattamenti riabilitativi, oltre che per l'integrazione socio-sanitaria, sono assenti presso il DSB di San Salvo, così come è sottoutilizzata la Commissione per l'accertamento della invalidità civile che è privata di accertamenti per l'handicap, e i cittadini sansalvesi, oltre che quelli dell'interno, sono costretti ad affrontare viaggi verso Vasto, o aspettare tempi inaccettabili, per vedere autorizzate prestazioni che le disposizioni regionali prevedono valutate in tempi non superiori alle 48 ore. Attualmente il DSB non ha nemmeno un Dirigente responsabile, cosa quanto mai inspiegabile per una struttura appartenente ad una città che conta 20.000 abitanti, e che è a servizio di una utenza perlomeno del doppio.

Cosa dire poi per la situazione strutturale. In seguito alle piogge di questi giorni, agli occhi dell'utenza del DSB si è evidenziata una situazione, a dir poco imbarazzante, di infiltrazioni in circa il 50%dei locali, alcuni dei quali destinati ad ambulatori, con raccolta dell'acqua in secchi, sia all'ingresso, che in altri locali del Distretto, che di fatto presentano aspetti poco compatibili con la salubrità e i requisiti igienico - sanitari consoni a locali destinati ad ogni tipo di attività, ed in particolare a quella sanitaria. Insomma crediamo che la nostra cittadinanza, e tutti i cittadini che frequentano una Struttura Sanitaria pubblica del territorio hanno il diritto di considerazione e di pari dignità con altri utenti della nostra Regione, e non accettiamo, pertanto che impegni presi a suo tempo, così come la normale manutenzione di locali così importanti vengano disattesi.

Invitiamo pertanto chi di dovere a intervenire in tempi certi, al fine di restituire alle parole un senso compiuto, e ai nostri abitanti il rispetto che meritano.

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