Stasera i giornalisti di San Salvo e Vasto festeggiano il loro patrono San Francesco di Sales
Domani è la festa del patrono dei giornalisti, scrittori e sordomuti, San Francesco di Sales. Nacque a Thorens il 21 agosto 1567, concluse a Lione i suoi giorni, consunto dalle fatiche apostoliche,
il 28 dicembre del 1622, l’anno della canonizzazione di San Filippo Neri, che Francesco conosceva attraverso la Vita scritta dal Gallonio, a lui inviata dall’amico Giovanni Giovenale Ancina. Iscritto nell’albo dei Beati nel 1661, fu canonizzato nel 1665 e proclamato Dottore della Chiesa nel 1887 da Leone XIII. Il presidente dell’Associazione Vastese della Stampa , Giuseppe Catania, ha invitato i giornalisti di Vasto e di San Salvo a partecipare alla Santa Messa, alle 18,00, presso la Cattedrale di San Giuseppe a Vasto (officerà don Gianfranco Travaglini) e ad un cordiale drink presso il bar Galleria De Parma . Il vescovo Bruno Forte lo scorso anno, in tale occasione, ha scritto un decalogo: “ Cari giornalisti e Operatori dei “media” la memoria liturgica di San Francesco di Sales, vostro celeste patrono, è l’occasione per rivolgermi a Voi con rispetto e amicizia, esprimendoVi la vicinanza della mia preghiera e del mio cuore e proponendoVi questo decalogo essenziale: 1- Abbi consapevolezza della dignità del compito che ti è affidato e delle responsabilità etiche connesse al servizio dell’ informazione. 2- Segui sempre la voce della coscienza cercando di piacere a Dio in ogni situazione. 3. Abbi fiducia nella forza della verità, cui obbedire anche quando dovessi pagare di persona. 4- Costruisci il tuo servizio sull’ascolto dei fatti, informandoTi e informando come stanno le cose. 5- Promuovi la partecipazione consapevole alla vita civile, culturale e politica. 6- Alimenta in Te e nel prossimo il desiderio di contribuire al bene comune. 7- Non dimenticare mai i poveri e i deboli, prestando loro prioritaria attenzione a dando voce a chi non ha voce. 8 – Sii ponte di dialogo, testimone e operatore di giustizia e libertà nel rapporto con la classe politica e le istituzioni, stimolandole a servire la gente e non a servirsene. 9 - Guarda alla Chiesa come una comunità amica, anche quando richiama il mondo della informazione a rifuggire dalla superficialità e dal cedimento ai gusti delle mode. 10- Considera vera ricompensa la consapevolezza di aver svolto un servizio per cui valga la pena di giocare la vita e non lasciar’Ti mai sedurre dal carrierismo, dalle lusinghe e dai compromessi morali. Il Signore che scruta i cuori Ti ricompensi per il bene che potrai fare agendo così”.
Michele Molino