Dalla cronaca giudiziaria veniamo a sapere che nella ASL di Chieti c’è del marcio. Infatti un imprenditore con la collaborazione dei manager avrebbe intascato svariati milioni di euro illecitamente ,
per servizi ed attività mai rappresentate. Le accuse vanno dal riciclaccio all’abuso d’ufficio e dall’abuso al peculato.
E’ chiaro che per noi che viviamo l’organizzazione sanitaria tutti i giorni sui presidi territoriali e comprensoriali è una ulteriore mortificazione . Dopo aver chiuso decine di ospedali o farli morire lentamente in una agonia snervante , si pensi a Gissi, Casoli ed altre strutture con la motivazione economica e finanziaria, veniamo a sapere che invece la cassa veniva depauperata senza che nessuno si accorgesse di nulla. Questa direzione sanitaria e politca, espressione della maggioranza di centro sinistra, si sta rivelando fallimentare , inefficace e inconcludente.
E’ il caso che questa gente che non ha controllato venisse mandata via, un avvicendamento serio e profondo dell’attuale management si rende improrogabile per la faccia e la dignità di tanti abruzzesi che soffrono e si vedono tagliati i fondi riservati alla cura della salute.
Constatiamo inoltre che questo governo regionale sempre solerte a decantare risultati inesistenti non ha nemmeno il coraggio di fare i provvedimenti minimi , cioè la cacciata dei corrotti e dei corruttori!!!
Il Presidente Antonio Turdò