Il salvanese Giovanni Passucci cominciò dal 1967 a seguire sulle gradinate dello stadio il San Salvo. Subito dopo la retrocessione della squadra biancazzurra dal campionato di calcio Eccellenza, fece un patto solenne di non mettere più piede dentro uno stadio.
Non è riuscito a mantenere la parola data, perché la passione è stata più forte che mai. Infatti è tornato a seguire sulle gradinate le partite della squadra del cuore. Giovanni ha iniziato ad interessarsi di calcio durante la seconda guerra mondiale; lasciava il gregge pur di andare a vedere le sfide calcistiche tra i soldati inglesi e bersaglieri italiani nelle radure fangose del bosco “Motticci”. L’ottantasettenne Giovanni meriterebbe una medaglia per il suo fedele attaccamento alla squadra della sua città natale. I dirigenti della Società Sportiva di San Salvo non dovrebbero farsi sfuggire un’occasione così bella.
Michele Molino