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cardarella carlo

Il debito pubblico senza lente ideologoica     

Gli stati con più debito pubblico al mondo -USA hanno un debito di circa 19.300 miliardi di $, il 108% del PIL, circa 44.500 $ per abitante. -Cina ha un debito di circa 12.015 miliardi di $, il 66% del PIL, circa 8.600 $ per abitante. - Giappone ha un debito di circa 10.600 miliardi di $, il 236,5%

del PIL, circa 83.500 $ per abitante.

-Italia ha un debito di circa 2.400 miliardi di $, il 131,5% del PIL, circa 41.500 $ per abitante.

- Regno Unito ha un debito di circa 2.345 miliardi di $, l’89% del PIL, circa 36.200 $ per abitante.

- Francia ha un debito di circa 2.173 miliardi di $, il 97 % del PIL, circa 33.500 $ per abitante.

-Germania ha un debito di circa 1.544 miliardi di $, il 65% del PIL, circa 20.500 $ per abitante.

Il debito pubblico è importante per tutti gli stati, per l’Italia è addirittura un problema di vita o di morte. L’Italia, contrariamente alle altre nazioni, non ha nessun banca che abbia funzione di compratore di ultima istanza dei titoli di stato; motivo per cui l’Italia, ogni anno, paga sul suo debito più interessi del Giappone che ha un debito oltre quattro volte superiore.                          

La TAV, quota 100, il reddito di cittadinanza, gli 80 euro in busta paga, reddito di inclusione, i 500 euro ai giovani, tutti insieme sono meno di un bruscolino rispetto al debito pubblico.

Il debito pubblico di tutti gli stati del mondo è di oltre 80.000 miliardi di dollari.

Il debito privato mondiale delle imprese e delle famiglie supera 135.000 miliardi di dollari.

Non esiste una sola nazione al mondo senza debito.     

Dato che il PIL mondiale si aggira sui 75.000 miliardi di $, ne consegue che il debito mondiale rappresenta oltre il 300% del PIL del mondo intero. Vale a dire circa 30.000 $ per ogni abitante della terra. Senza considerare la finanza speculativa che nessun agenzia di rating valuta mai. Il valore nozionale dei soli derivati in circolazione a livello mondiale potrebbe sfiorare, secondo stime – non esiste nessun controllo (chissà perché) -, la strabiliante cifra tra 2,5 e 4,5 milioni di miliardi di $.

Se l’insieme di tutte le nazioni sono indebitate, l’insieme di tutte le imprese sono indebitate, l’insieme di tutte le famiglie del mondo sono indebitate, chi sono i creditori che hanno prestato oltre il 300% del PIL mondiale? E dove hanno preso questa montagna di denaro che non esiste sulla terra?

Come è possibile che questi “benefattori” (i cosiddetti investitori) siano più ricchi dell’insieme di tutti gli stati (i quali, in ultima analisi, sono i padroni di tutti i territori, di tutti i mari, di tutti i cieli), dell’insieme di tutte le imprese (che hanno tutti gli strumenti e gli impianti per produrre tutti i beni e i servizi del globo terrestre) e dell’insieme d tutte le famiglie (che ogni giorno mandano avanti il mondo col proprio lavoro)?

Non si capisce come mai non ci sia un grande focus mondiale sul più grande problema della terra che è anche il più nascosto al mondo.

Non ci sono grandi giornalisti, o anchorman, o grandi intellettuali che accendono riflettori su tale argomento, né sui giornaloni, né sulle grandi catene televisive, né sulle grandi piattaforme multimediali, forse perché la totalità dei grandi mezzi di comunicazione con tutti i loro officianti, consapevoli o inconsapevoli, sono tutti di “lor signori”?

Eppure, avere più denaro disponibile potrebbe permettere all’umanità di dare soluzioni ai problemi della povertà nel mondo, dell’assistenza sanitaria, delle migrazioni di milioni di persone ecc. e potrebbe permettere ai singoli stati di creare fondi per gli investimenti, per i servizi sociali, per aiutare le imprese, per rilanciare l’occupazione, per ridurre le tasse, per il controllo del cosiddetto spread, ecc. ecc. John Maynard Keynes (1883-1946) ci ha insegnato come fare.

I padroni del debito e dello spread però non vogliono e non permettono che si vada a ficcare il naso su questi ingranaggi, mentre loro costringono le nazioni che non possono difendersi dalla loro forza, come l’Italia, a vivere come in una pentola a pressione, su cui loro possono aumentare la pressione a volontà per mezzo dello spread e del rating fino a causarne il fallimento e costringere così all’obbedienza qualsiasi governo, il quale sarà costretto a varare leggi e decreti che permettano la razzia e la predazione di tutte le “uova d’oro” della nazione.

 Così ai vari governi dell’Italia viene ordinato di continuare a permettere la spoliazione dei beni di pregio della nazione: le sue industrie, le sue banche, le sue spiagge ecc, viene ordinato di ridurre le spese (“la spending review”) e la sanità, la scuola, l’assistenza (ecc. ecc.) vengono tagliate.

E mentre i governi, costretti, obbediscono approntando leggi e decreti, le opposizioni gridano allo scandalo. Così la maggioranza perde consensi e finisce per perdere le elezioni successive e, a quel punto, inizia un nuovo ciclo a parti invertite.

Questo è avvenuto negli ultimi decenni. E il sistema elettorale bipolare è l’ideale per questo gioco.

L’Italia, intanto, diventa sempre più povera, sempre meno sovrana, sempre meno importante nel consesso internazionale e sempre meno capace di difendersi.

Nonostante il debito e lo spread siano il problema capitale per qualsiasi compagine governativa italiana, sia di destra, sia di centro, sia di sinistra, i politici nostrani, peggio dei polli di manzoniana memoria, lottano l’un contro l’altro beccandosi ferocemente e poi a turno, quando si è maggioranza, finiscono tutti bolliti nella stessa pentola del debito e dello spread.

Così il ciclo: maggioranza-bollitura-sconfitta-opposizione-maggioranza si perpetua.

 Il voto politico dello scorso anno, anche in parte inconsapevole, ha rappresentato un tentativo di rompere questo ciclo.

Continuando così, l’Italia finirà col perdere totalmente la sovranità nazionale e sprofondare le generazioni future in una sorta di schiavitù “moderna”, dove esistono solo doveri e nessun diritto, dove la Costituzione più bella del mondo sarà solo carta straccia.

E ciò sarà se i “grandi politici” della cosiddetta 2^, 3^, 4^…. Repubblica non affronteranno e risolveranno il problema del debito e dello spread.  

Carlo Cardarella

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