I giovani salvanesi poterono scatenarsi al ritmo dondolante del twist
Emilio Del Villano fu il primo nel 1957 a realizzare un “chioschetto” in tufo, appena sufficiente per contenere un piccolo frigorifero e qualche cassetta di birra e aranciata. Al centro del pavimento di calcestruzzo sistemò un luminoso juke box (il primo a San Salvo). I giovani impazzirono e
si appassionarono alle canzoni di Nico Fidenco, Peppino Di Capri, Rita Pavone, Paul Anka ed Elvis Presley. La spiaggia cominciò subito a movimentarsi. La fragile struttura, ai primi “assaggi” dell’inverno, restò sommersa dai flutti marini. Emilio Del Villano non retrocesse di un passo e alla successiva primavera ne fabbricò una nuova. Negli anni seguenti, la potenza delle mareggiate distrusse la costruzione per altre cinque volte. La spiaggia era una landa desolata. Nel 1964 un’ energica donna sansalvese, Vitalina Torricella, ottenne dalla Capitaneria di Porto l’autorizzazione per il noleggio di cabine, di ombrelloni e di un pattìno. Nel 1967 fu Domenico Verratti, lancianese, ad aprire una piccolo stabilimento. Dopo qualche anno venne acquisito da Domenico Angelini, che realizzò anche un bar (El Domingo). Nel 1969, fu il dinamico e lungimirante Valentino Ottaviano, originario di Fresagrandinaria a dar vita al mitico locale “Dancing Valentino” simile alla già famosa “Ciucculella”di Vasto marina. Lo stabilimento, oltre al bar, cabine e ombrelloni, comprendeva anche una spaziosa balera (novità assoluta per San Salvo). Si cominciò a ballare in spiaggia. Arrivò dall’America il twist; la gioventù si scatenò al ritmo travolgente e incalzante. C’era voglia di cambiamento, voglia di rottura dei vecchi schemi del passato. Erano gli anni del progresso in campo tecnologico, scientifico e artistico. Anni belli ed emozionanti. Lo sguardo fortemente proiettato nel futuro.
Michele Molino
FOTO: DANCING - BAR “VALENTINO” 1969