San Salvo - News

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La Prefettura di Chieti perde contro un nostro associato al Giudice di pace
 di Isernia per una multa del Comune di Tufillo sulla SS 650.

Nella giornata di oggi abbiamo ricevuto la conferma che il Giudice di pace Zarone di Isernia ha accolto l’opposizione della nostra associata Angela D.S. allaOrdinanza ingiuntiva emanata dal Dirigente dottor Giove n.89876/18 del 30 aprile 2019, in conseguenza al ricorso in opposizione al verbale n.1192/V/2018 del 7 agosto 2018.

Nella Ordinanza prefettizia si conferma la legittimità e la fondatezza dell’accertamento, cosa di indubbia certezza ab illo tempore.

La ricorrente , sorella del componente della Direzione della nostra associazioneGiuliano Di Salvo di Isernia , anche grazie ai nostri suggerimenti, indica il mancato riferimento al Decreto Prefettizio che permette, ai sensi della legge 285/92 , la contestazione differita, come uno dei motivi di nullità del verbale, diversi sono stati gli interventi della Cassazione che imputa l’ omessa indicazione del riferimento al Decreto Prefettizio come elemento lesivo del diritto di difesa del ricorrente.

Nel ricorso si indica inoltre la contestazione differita come non autorizzata e quindi non legittimata, anche alla luce del fatto che il segnale non riporta sulla parte frontale la dicitura di legge” con esonero dalla contestazione immediata”, in aggiunta che se fosse stato redatto il verbale avrebbe contenuto anche le dichiarazioni che gli interessati chiedono vi siano inserite, la legge prevede che il trasgressore abbia il diritto di difendersi cosa che non è stata consentita dalla Polizia Municipale di Tufillo, anche rilevando che nel lungo rettifilo dove era situata la polizia municipale consentiva la contestazione immediata della presunta infrazione commessa.

Ancora una volta vogliamo informare e portare a conoscenza i cittadini automobilisti sul fatto che non sono abbandonati e lasciati soli contro la protervia esuberante e insolente, che rasenta l’ arroganzaostinata, sfrontata e petulante, finalizzata solo a fare cassa infischiandosene della sicurezza e della legalità.

Turdo' Antonio