Lettera aperta di Palmina Napolitano
Nell'arco della vita ci accadono tanti fatti, alcuni belli e altri meno, alcuni proprio drammatici ma da tutti occorrerebbe trarre l'insegnamento e la forza per andare avanti.Per cui sento il bisogno di rendere note la professionalità, la disponibilità, l'accoglienza e l'umanità con cui i reparti di chirurgia
senologica di Ortona e Radioterapia di Chieti si fanno carico delle pazienti affette da tumore e le accompagnano lungo questo cammino certamente non facile.
Bisogna dare atto che il professor Cianchetti ha saputo costruire e formare un team di altissimo livello, che rappresenta una vera e propria eccellenza non solo abruzzese ma anche nazionale.
Allo stesso modo anche il professor Genovese garantisce l'ottima preparazione dell'equipe di Radioterapia di Chieti, altra eccellenza abruzzese e italiana, dove gli ammalati vengono accolti con professionalità, empatia e disponibilità malgrado l'enorme carenza di strumentazione e nonostante i ripetuti guasti ai macchinari che spesso costringono il paziente, che già vive una situazione angosciante a causa della sua patologia, a lunghe liste d'attesa oppure ad emigrare fuori regione, con tutti i disagi pratici ed economici connessi non solo per l'ammalato ma anche per la stessa sanità abruzzese costretta ad acquistare servizi dalla sanità di altre regioni.
Egregio direttore dell'Asl 02 Chieti-Lanciano-Vasto dottor Thomas Schael, chi le scrive è una donna che è stata sottoposta a una mastectomia e ad un ciclo di radioterapia, che purtroppo ha vissuto sulla sua pelle le ansie e o ritardi dovuti ai ripetuti guasti degli acceleratori lineari e che si fa portavoce del pensiero di tutte le donne abruzzesi malate di tumore.
Forse lei non ha ancora avuto il tempo di conoscere l'Abruzzo, che è una regione dalle infinite risorse, e ha dimostrato che pur nella carenza di fondi e della strumentistica, è stato in grado di raggiungere livelli non indifferenti per cui non è giusto penalizzare i nostri professionisti e le nostre eccellenze.
Pertanto la preghiera che le rivolgo è di rendere la Radioterapia di Chieti operante nel pieno rispetto dei protocolli adottati di cui gli ammalati vengono resi edotti ma che poi non possono essere rispettati a causa dei continui guasti delle macchine obsolete in dotazione al reparto.
Ringrazio ancora queste due unità, Senologia di Ortona e Radioterapia di Chieti, per avermi sostenuta lungo il percorso che sto affrontando per la guarigione mia e di tutte le altre donne che stanno combattendo la mia stessa battaglia.
Ringrazio altresì il dottor G. Mancino, il professor Domenico Genovesi e le loro equipe.
Per favore, non rendiamo vano il loro operato.
Confidando che la mia parola e quella di tantissime altre donne non sia stata vana porgo i miei rispettosi saluti.
Palmina Napolitano