Umberto Di Biase prima della sua morte ha voluto vedere il mare
I funerali di Umberto Di Biase “l’uomo del mare” si sono svolti ieri mattina nella chiesa della “Risurrezione di Cristo” a San Salvo Marina. Una folla immensa, triste e silenziosa ha voluto tributargli l’ultimo saluto. E’ morto il giorno del suo 70° anno di vita, 26 gennaio. Ha resistito pochi mesi all’invasione del tarlo.
Era conosciuto da tutti per la sua passione travolgente per il mare. A sei anni avvenne il suo primo approccio con il mare. Lo accompagnò, a bordo di un carretto, lo zio Antonino Fabrizio. Umberto rimase impietrito davanti all’incommensurabile bellezza marina. Sognava spesso di fare un lungo viaggio in groppa ad un delfino. A 12 anni salvò la vita a diverse persone che stavano per affogare. Esplorò le acque di molti mari: Corfù, Thainlandia, Tunisia e Brasile. Durante una immersione nell’isola di Puket in Thainlandia scorse dei grossi dentici intrappolati in alcune nasse, lui tagliò i lacci con il coltello e i pesci tornano liberi. Portava sempre legata alla cintura una retina dentro la quale depositava ogni piccolo rifiuto sparso nell’acqua. In una immersione riuscì ad individuare nei fondali del mare sansalvese, a un miglio dalla costa, una nave mercantile colpita da una bomba durante l’ultima guerra mondiale . Diceva:” Ho effettuato immersioni nei mari più belli del mondo, ma le acque del mare Adriatico mi affascinano in modo particolare”. Prima di essere trasportato in ambulanza al reparto dei malati terminali dell’Ospedale di Lanciano ha voluto vedere il are per l’ultima volta. Il suo desiderio è stato esaudito. Di fronte all’ estasiante bellezza, nessuna lacrima è traboccata dai suoi occhi. Umberto ha abbozzato un sorriso triste.
Michele Molino