Ai giovani non piace lavorare la terra
Pochi giorni fa, alcuni quotidiani a diffusione nazionale hanno pubblicato un articolo che sosteneva che i giovani si stanno avvicinando all’agricoltura. Nel territorio vastese la situazione è un po’ diversa. Emerge che all’uscita dei vecchi dalla produzione agricola non c’è il ricambio dei giovani .
Il calo è abbastanza forte. Anche i giovani imprenditori diminuiscono. “Non si può pretendere - ha affermato un contadino sansalvese - di risolvere i problemi agricoli, se ai giovani non piace lavorare la terra. Se le cose continueranno così, l’agricoltura non avrà più un futuro”.
Le associazioni interessate devono analizzare il fenomeno e trovare una strategia favorevole all’inserimento dei giovani. Secondo gli esperti, c’è bisogno di aprire le porte all’attività formativa dei giovani e particolarmente dove l’agricoltura continua a rappresentare il pilastro dell’economia locale, migliorare il rapporto tra il mondo agricolo e le istituzioni, incrementare il biologico, aumentare gli incentivi ai giovani agricoltori, tracciare la strada al (Doc), (Igp) e (Dop), valorizzare la qualità del prodotto, tutelare l’ambiente e il patrimonio culturale.
La Regione, la Provincia, i Comuni, le Comunità Montane devono dedicare più attenzione all’agricoltura. In un convegno di alto livello è emersa la necessità di una politica che guardi alle imprese giovanili. I giovani rappresentano il futuro.
Michele Molino