Gli alunni dell’IC2 hanno incontrato il presidente del Tribunale di Vasto
SAN SALVO | Sabato scorso l’aula magna “Carlo Anelli” del Tribunale di Vasto si è animata della presenza vivace e incuriosita dei bambini della scuola dell’infanzia dei plessi Marinelle e Via Verdi e dei ragazzi
della scuola primaria delle classi IV e V del plesso S. Antonio dell’Istituto Comprensivo n. 2 di San Salvo. Visita al Palazzo di giustizia nell’ambito del progetto “Educare alla Legalità”, che prevede degli incontri con le figure istituzionali.
Ad accoglierli il presidente del Tribunale, Bruno Giangiacomo, il quale ha illustrato con grande disponibilità il complesso funzionamento del palazzo dove vengono applicate le leggi e si amministra la giustizia.
Gli alunni – accompagnati dal dirigente Anna Orsatti, dalle insegnanti e dai loro genitori – hanno presentato i lavori realizzati in classe e dedicati alla conoscenza dell’attività svolta e del ruolo dei magistrati uccisi dalla mafia, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Non sono mancate le domande al presidente Giangiacomo alle quali ha risposto con estrema chiarezza e simpatia.
Era presenti nell’aula del tribunale il sindaco di San Salvo, Tiziana Magnacca, e il sindaco di Vasto, Luciano Lapenna, oltre al vice questore Alessandro Di Blasio, dirigente del Commissariato e al maggiore Giancarlo Vitiello, comandante della Compagnia Carabinieri, e rappresentanti dell’Ufficio Circondariale Marittimo e della Compagnia della Guardia di Finanza.
Il sindaco Magnacca nel salutare gli alunni dell’Istituto Comprensivo n. 2 li ha invitati al rispetto reciproco che passa attraverso «l’educazione alla legalità che vuol dire accettare e difendere le regole nella vita sociale, i valori civili e la democrazia, l’esercizio dei diritti di cittadinanza. In tal senso, promuovere la cultura della legalità nella scuola significa educare gli alunni al rispetto della dignità della persona umana, nella consapevolezza dei diritti e dei doveri».
Il sindaco di San Salvo ha ricordato i due campioni della legalità Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e «farlo in quest’aula di tribunale è un dovere. Diceva Falcone: “Perché una società vada bene, si muova nel progresso, nell’esaltazione dei valori della famiglia, dello spirito, del bene, dell’amicizia, perché prosperi senza contrasti tra i vari consociati, per avviarsi serena nel cammino verso un domani migliore, basta che ognuno faccia il proprio dovere” ed è ciò che vi invito a fare nel rispetto delle regole».
Per gli alunni dell’IC2 di San Salvo vivere nella legalità vuol dire: «Rispettare le leggi, rispettare le persone, gli animali e le cose. Se tutti praticassimo il rispetto in tutte le sue forme, il mondo sarebbe migliore. Si deve imparare sin da piccoli il rispetto per sé e per ciò che ci circonda, perché se una persona non ha dentro i principi, non li potrà mai mettere in pratica. Bisogna iniziare dalle piccole cose, ad esempio rispettare il regolamento di istituto o le “regole” dei nostri genitori, per poi essere pronti ad affrontare il mondo che ci circonda e migliorarlo».
Il progetto è stato curato dagli insegnanti: Sara Del Casale, Maria Assunta Raimondi, Teresa Antonietta Teti e Luca Baldassarre.