La carenza idrica è l’effetto della sconsideratezza della politica di oggi
Ma questa Sasi che ci taglieggia tutto l’anno cosa fa? E questa Regione che non riesce ad andare oltre i verbosissimi comunicati di Luciano D’Alfonso, cosa fa per far fronte alla carenza idrica
che sta affliggendo tutta la Regione ed in particolare il Vastese? E cosa fanno l’Arap, il Consorzio di Bonifica dal canto loro? In questi giorni la gente non riesce in molti casi neppure ad usare l’acqua per far fronte alle più elementari ed essenziali regole igieniche ma le istituzioni restano silenti, colpevolmente inerti, in attesa del miracolo di una pioggerellina che possa alleggerire la pesante situazione ed il mugugno della gente che si sta trasformando in rabbia. Il rischio vero è che l’Arap non riesca a far fronte alle necessità idriche della costa con l’acqua depurata ed allora sarà la catastrofe. Ricordo a me stesso che più d’un anno fa, a seguito degli allegamenti e degli straripamenti (l’acqua non è mancata, come si vede, in questi anni, ma è stata sconsideratamente sciupata) feci presente che occorreva intervenire per riparare la traversa di Pietrafradicia dalla quale l’ex Consorzio Industriale (oggi Arap) attingeva acqua per l’uso industriale e quello civile, ma la mia raccomandazione non venne presa in considerazione anzi, con la leggerezza e la superficialità che contraddistingue la politica odierna, venne addirittura ritenuta incongruente. Ignoro se intervenire adesso su quella traversa sia ancora possibile dal punto di vista tecnico, ma una verifica suggerisco di farla e subito. Magari non risolverà nell’immediato il problema, la cui risoluzione, mi pare di capire, è tutto nelle mani di Giove Pluvio, ma forse potrà contribuire a risolverlo e con poca spesa per l’avvenire.
Giuseppe Tagliente