Lavoratori Pilkington: l'indifferenza del Comune di Vasto
Il primo passaggio difficile è quello di luglio, quando si arriverà alla scadenza della solidarietà per i 140 esuberi e per tutti potrebbe scattare il licenziamento collettivo; a settembre, poi, fine degli ammortizzatori sociali. Preoccupa il futuro della Pilkington di San Salvo,
la più importante azienda del Vastese che, in una fase di stagnazione delle commesse, potrebbe adottare per il prossimo triennio una pianificazione che porterà a 800 gli esuberi previsti, poco meno del cinquanta per cento dei lavoratori al momento in servizio all'interno della fabbrica.
La preoccupazione di tante famiglie, anche di dipendenti dell'indotto Pilkington, non sembra aver trovato eco alcuna all'interno dell'amministrazione comunale di Vasto che, fino ad ora, non ha assunto alcuna iniziativa per avviare anche un percorso minimo di confronto con l'azienda e di fattivo sostegno all'attività sindacale.
Per questo i tre consiglieri comunali della Lega, Alessandra Cappa, Davide D'Alessandro e Francesco Prospero, hanno depositato un'interrogazione in cui sottolineano l'avvicinarsi di una scadenza pericolosa per molti lavoratori e chiedono quali iniziative intenda attivare per ragionare, di possibili soluzioni.
"Da parte dell'amministrazione Menna indifferenza e silenzio - rilevano i consiglieri della Lega - mentre, nella vicina San Salvo, il sindaco Tiziana Magnacca ha già convocato un tavolo di discussione, invitando tutti i parlamentari abruzzesi, oltre che la Regione, ad interessarsi attivamente del futuro dell'occupazione in Pilkington. Come consiglieri della Lega - concludono - siamo vicini alle tante famiglie del territorio chiamate a convivere con la precarietà".
Alessandra Cappa
Davide D'Alessandro
Francesco Prospero
Consiglieri comunali Lega