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Jova beach party, la parola alle carte. Altro che cordata d’odio

La notizia del diniego dell’autorizzazione al Jova beach party da parte del Prefetto Barbato, ci spiace ma, purtroppo, non ci sorprende. E ancor di più ci spiace che l’artista riconduca le ragioni del diniego a “basse ragioni di polemica politica locale”. Gli interlocutori di Jovanotti, evidentemente

, preferiscono nascondere le realtà dei fatti e lo “impapocchiano di chiacchiere “affinché egli, più o meno convinto ambientalista, non sappia che questa amministrazione comunale ha concesso per l’evento un’area che il Piano del Demanio Marittimo comunale definisce come “Sottozona   Tutela   Ambientale e Rinaturalizzazione”. Non vogliamo sottilizzare sulle definizioni ma per trasformare quell’area in “area eventi”, sarebbe stato necessario, quanto meno, un cambio di destinazione d’uso della zona indicata, cambio subordinato all’approvazione del Consiglio comunale. Ovviamente ciò non è avvenuto. Ad ogni buon conto, pur volendo fingere, per un solo istante, che non sia stata commessa questa gravissima irregolarità formale, è sotto gli occhi di tutti i vastesi e di tutti gli avventori che passeggiano sulla nostra spiaggia, che a Fosso Marino c’è un ruscello (sarebbe più corretto dire c’era perché oggi è interrato e lo sarà fino alla prossima pioggia). Jovanotti sappia che le carte sono state viste e lette attentamente dalla Commissione, altroché!!!

E che dire della data del concerto? L’Assessore Della Penna ci ha riferito, a seguito di una nostra interrogazione, che la data è stata scelta l’artista ma ciò non solleva l’amministrazione dalla responsabilità di non essersi preoccupata degli innumerevoli problemi logistici e, soprattutto, di sicurezza legati a quella data.

La conferenza stampa tenuta dal Sindaco Menna non è stata altro che il culmine di una farsa che dura da troppo tempo. Non ci aspettavamo che facesse il “mea culpa” ma ci saremmo aspettati, almeno questa volta, che ammettesse una piccola, piccolissima responsabilità, magari per un errore di valutazione. Invece ha addossato la colpa a “certe” minoranze e ad un senatore della Repubblica, il Senatore Castaldi. Ha parlato di qualcuno che ha generato una cordata di odio dimenticando che lui e la sua maggioranza hanno generato solo illusioni nei vastesi che lo hanno votato e in tutti quelli che si aspettavano che questa amministrazione agisse con trasparenza, con competenza e per il bene della città.

Le sue falsità si evincono chiaramente dal Resoconto del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza, che si può leggere sul sito della Prefettura di Chieti, nel quale sono elencati gli innumerevoli pareri negativi ricevuti: dal Questore alle rappresentanze dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, dei Vigili del Fuoco, della Polizia stradale, dell’ANAS, della Società Autostrade, del Dipartimento di Prevenzione della ALS e della Capitaneria di Porto. Altro che cordata d’odio!!!

Vale la pena ribadire ciò che il capogruppo del M5S ha affermato subito dopo l’abbandono dell’aula consiliare da parte del Sindaco Menna e della sua maggioranza, proprio nel momento si doveva discutere del Jova beach party: non è Jovanotti SI o Jovanotti NO a decretare la fine di questa amministrazione ma la sua inconcludenza, le sue falsità e la sua incapacità di assumersi delle responsabilità che tenta, disperatamente e maldestramente, di scaricare sugli altri.

E’ ora che questa amministrazione vada a casa: aspettiamo con impazienza le dimissioni irrevocabili del Sindaco Menna.

http://www.prefettura.it/chieti/news/Resoconto_del_comitato_provinciale_per_l_ordine_e_la_sicurezza_pubblica_del_jova_beach_party_2019-834.htm#News_87903

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